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Pensione INPS futura con la simulazione SPID

di Barbara Weisz

Pubblicato 24 Marzo 2016
Aggiornato 27 Aprile 2016 12:21

L'INPS aderisce al sistema unico di identità digitale SPID e invia 7 milioni di buste arancioni con la simulazione della pensione per favorire la digitalizzazione.

A 7 milioni di lavoratori italiani sta per arrivare a casa la “busta arancione” contenente la simulazione della pensione futura ed il contestuale invito a iscriversi a SPID, il sistema pubblico di identità digitale che consente, fra le altre cose, l’accesso ai servizi online INPS. Una campagna di sensibilizzazione che l’istituto di previdenza ha predisposto per promuovere l’iniziativa “Cittadino digitale“, in collaborazione con l’AGID (l’Agenzia per l’Italia Digitale).

=> Calcolo pensione: la busta arancione

La comunicazione INPS, come la busta arancione svedese, conterrà un estratto conto contributivo e la previsione di base della futura pensione, con l’invito a richiedere il PIN unico con identità SPID, che consente ad esempio di accedere al servizio online di simulazione della pensione, informando i cittadini dei vantaggi della nuova identità digitale unica per l’accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione e dei privati che aderiranno.

=> Identità digitale: debutta SPID

L’INPS si propone di raggiungere diverse fasce di popolazione, attualmente non digitalizzate: secondo i dati ISTAT, è connesso a internet il 60% degli Italiani e solo il 30% lo ha utilizzato per interagire con la PA.

L’INPS è la prima pubblica amministrazione ad aver implementato SIPD, attivo dallo scorso 15 marzo: per iscriversi, bisogna rivolgersi a un identity provider accreditato (Poste Italiane, Infocert, TIM), per il rilascio delle credenziali. E’ possibile richiedere tre diversi tipi di identità SPID con altrettanti livelli di sicurezza.

Per la simulazione della pensione, è necessario il secondo livello SPID (che permette l’autenticazione con nome e password, e un codice che viene inviato all’utente).

Al momento le PA connesse a SPID sono INPS e Regione Toscana; entro giugno arriveranno INAIL, Equitalia, Agenzia delle Entrate, altre sei Regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonete, Lazio, Liguria, Umbria) e tre Comuni (Venezia, Firenze, Lecce).

L’istituto di previdenza si impegna anche ad accelerare il processo di digitalizzazione su altri fronti, implementando i servizi di PagoPA (il sistema unico pagamenti elettronici della pubblica amministrazione), sostenendo il processo di identificazione del domicilio digitale che verrà gestito dall’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e la migrazione verso le nuove identità digitali SPID degli utenti in possesso di un pin INPS.

, il portale SPID