Tratto dallo speciale:

Bush, 6 miliardi di dollari contro il cyber terrorismo

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 7 Febbraio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:49

La preoccupazione verso le minacce provenienti da Internet è comune a tutti i governi del mondo, figuriamoci nel paese dell’11 settembre, sempre sotto l’occhio di tutto e di tutti, terroristi compresi.

La notizia rivelata da un collaboratore del Wall Street Journal annuncia quanto si era cercato di mantenere nascosto ai media fino ad ora. Sembra infatti che Bush in persona abbia richiesto un sforzo aggiuntivo da parte dei servizi di intelligence, per monitorare costantemente e con estrema attenzione quanto succede in ambito governativo e più in generale in ambito pubblico.

L’impegno di intelligence è spinto in avanti con la forza di 6 miliardi di dollari (da impiegare entro il 2009), a beneficio delle risorse nazionali di CIA (Central Intelligence Agency) e NSA (National Security Agency). Il “contributo” sale fino a 30 miliardi di dollari spalmato su un periodo di tempo di sette anni.

La giustificazione ala decisione è apparentemente semplice. La crescente presenza di attacchi informatici nei confronti di infrastrutture nazionali non può più essere subita passivamente. Da quando si è ipotizzato (e considerato possibile) un attacco nei confronti di impianti energetici, magari nucleari o catastrofi del genere, la convinzione da parte del presidente è diventata incontrastabile. L’America deve essere in grado di contrastare eventuali possibili catastrofi, affermano.

Tutti questi contributi verranno utilizzati sia per la progettazione di sistemi e procedure virtuali, sia per la realizzazione di barriere fisiche e di ambienti di protezione di rete. L’intera comunicazione tra organismi pubblici deve essere rifondata, riducendo al minimo le porte di ingresso dall’esterno e le vulnerabilità attualmente presenti.

Chiaramente, è facile immaginare che tutta questa situazione ha provocato grandi e profondi diverbi, sia interni, tra amministrazioni che vogliono e non vogliono essere sotto l’occhio costante di chi controllerà la situazione, sia esterni, tra chi non vede di buon occhio una spesa così ingente per aspetti di carattere informatico. Staremo a vedere quanto verrà realmente impiegato in questa interessante vicenda e quanto invece sono solo parole.