Le sfide dell?Agenda Digitale italiana

di Teresa Barone

10 Giugno 2013 10:00

Al Going Local Italia 2013 si è parlato di Agenda Digitale e del ritardo che caratterizza la penisola in materia di diffusione delle tecnologie digitali.

A che punto sono le iniziative previste dall?Agenda Digitale italiana? Quali le differenze con gli altri paesi europei? Se ne è parlato nel corso del Going Local Italia 2013, evento internazionale che invita i 27 paesi europei a verificare l?attuazione delle strategie digitali.

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La manifestazione, giunta alla terza edizione, ha focalizzato l?attenzione sulle tematiche chiave dell?Agenda Digitale, come digital divide, banda larga, alfabetizzazione digitale. La situazione italiana è stata evidenziata da Roberto Viola, vice direttore della direzione generale Connect della Commissione Europea.

«L?Italia fatica, ci sono tanti italiani che non si sono mai avvicinati a Internet. Ci sono tante imprese che non vendono ancora online, c?è poca banda larga. Questo è un problema, ma è al tempo stesso un?opportunità. Speriamo che l?Italia presto ricominci a rincorrere i paesi più virtuosi».

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La Penisola è ancora indietro, quindi, lontano dagli obiettivi fissati dalla UE e da conseguire entro il 2020, secondo quanto previsto dalla strategia Europa 2020.

Per Viola il divario tra l?Italia e gli altri paesi deve essere valutato anche alla luce della spesa pubblica e dei finanziamenti destinati a promuovere le finalità dell?Agenda Digitale.

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«Ci sono tanti finanziamenti dell?Europa ma purtroppo l?Italia non li sfrutta. Ci sono diversi miliardi di euro di fondi strutturali di questo primo ciclo che non sono ancora stati spesi. Ce ne saranno altri e spendere bene i fondi europei sarà una chiave per la ripresa dell?Italia anche in questo settore».