Scuola e digital divide: il ritratto del Censis

di Teresa Barone

5 Luglio 2012 12:00

I dati dell?indagine Censis dedicata ai ?Nativi digitali? e ai progressi in materia di scuola digitale in Italia: numerosi i progressi, ma la riduzione del digital divide è ancora un obiettivo lontano.

Colmare il digital divide in Italia è uno degli obiettivi del Governo, ma quale rapporto hanno gli studenti con la tecnologia? In che modo si sta inserendo nella scuola e che influenza ha sull?apprendimento? Per rispondere a queste domande il Censis ha avviato una ricerca promossa dalla Regione Calabria, presentata a Roma in occasione di un convegno alla Camera dal titolo “Nativi digitali ed emergenza educativa?.

L?indagine offre diversi punti di riflessione in materia di scuola digitale, progressi nella dotazione tecnologica negli istituti scolastici, rapporto con Internet e con i social network. Per il 72% degli studenti intervistati l?uso del PC e della Rete aiuta l?apprendimento, tuttavia esistono ancora numerose barriere da abbattere, soprattutto tra i docenti, molti dei quali affermano di preferire ancora il modo di fare didattica tradizionale.

Per favorire la digitalizzazione della scuola e dell?istruzione è tuttavia necessario che anche il personale docente sia adeguatamente formato in materia, coma ha ribadito durante il Convegno l?ex ministro dell?Istruzione Tullio De Mauro, insistendo sul ruolo fondamentale dei formatori e degli educatori e su come la “rivoluzione? necessaria per colmare il digital divide debba partire proprio dall?alto.

E proprio la Calabria sembra esser all?avanguardia in materia di scuola digitale, grazie a una serie di progetti in atto che si concretizzeranno soprattutto a partire dall?anno scolastico 2012-2013, come ha illustrato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti.

«Contiamo di far partire con il nuovo anno scolastico attraverso il coinvolgimento di istituti già contattati e indirizzati da parte della Regione e del Ministero a immaginare, per i processi di apprendimento che coinvolgano le prime classi delle scuole medie e le prime e terze classi degli istituti superiori, l’opportunità di mettere in campo i famosi tablet che andranno a sostituire lo zaino con i libri. Ci inoltreremo quindi in un mondo nuovo nel campo dell’apprendimento con un risultato concreto anche verso il tema del risparmio per le famiglie stimato intorno al 30%. Stiamo lavorando per inserire i libri digitali in aule interattive interamente cablate con docenti preventivamente formati dal ministero che sta già investendo molto. Tutto questo contesto si cala benissimo nell’odierna ricerca del Censis che ha verificato le modalità di apprendimento dei nativi digitali.»