Spezia Net: il valore di avere tutto in… Comune

di Stefano Pierini

17 Giugno 2008 09:00

Presentazione di Spezia Net, la nuova rete civica del Comune che cerca di sfruttare il carattere innovativo e dinamico dello strumento ICT

Il Comune della Spezia ha partecipato insieme ad altri grandi comuni al progetto E-demps, con capofila il Comune di Pesaro, che abbiamo descritto in un precedente case history. Pertanto con questa nuova iniziativa, il lancio di Spezia Net, la nuova rete civica, l’amministrazione cittadina si conferma come un modello di PA dinamica e tecnologicamente innovativa, che fa dello strumento ICT un mezzo per dare una nuova immagine all’Ente locale e offrire servizi integrati al cittadino, soprattutto con una particolare attenzione al coinvolgimento attivo del personale operante presso la Pubblica Amministrazione.

Il giorno 29 marzo scorso al Centro Allende della Spezia si è svolto il convegno di presentazione della nuova rete, a cui hanno partecipato le istituzioni pubbliche (fra gli altri il Sindaco Massimo Federici, l’Assessore alla comunicazione e ai progetti di e-governement Raffaella Paita, l’assessore all’informatica Giovanni Battista Pittalunga, il Direttore Generale del Forum PA Carlo Mochi Sismondi e molti altri…), il CNIPA con il responsabile dell’ufficio accessibilità de Vanna, il Direttore della Cooperativa David Chiassone (valutatori CNIPA), Walter Bielli e illustri esperti quali Derrick de Kerckhove (Università di Toronto) e Roberto Vacca, libero docente in Automazione del Calcolo dell’Università di Roma che ha coordinato i lavori.

Nei vari interventi al convegno si è delineato il progetto che ha sostenuto la creazione della rete e le modalità a cui ci si è giunti e che descriveremo di seguito. In un periodo in cui tra la politica e il cittadino esistono vari diaframmi, il percorso e le finalità di Spezia Net colgono la forte richiesta da parte degli amministrati di avere una qualità democratica attraverso una trasparente capacità di comunicazione degli amministratori e un accessibile quid di servizi online per un’ampia ed articolata platea di utenti.

L’attenzione ai costi è stata una chiave comunicativa importante: l’utilizzo di software Open Source per la gestione di contenuti e soprattutto il ruolo determinante delle risorse umane interne. Una forte azione di formazione mirata e motivante con obiettivi di formazione continua e non sporadica, un lavoro in team in cui tutti si sono prodigati per il risultato finale. L’accessibilità, altro paradigma che pochi comuni in Italia possono vantarsi, è stata qui concepita sin dalla progettazione iniziale e si è tradotta con la collaborazione della Consulta dei Disabili che, nello sviluppo del progetto, individuerà ulteriori servizi che possano trovare la massima fruibilità. Inoltre, la formazione del personale dell’Ente è avvenuta proprio sulla tematica della cultura dell’accessibilità per creare nuove competenze all’interno della PA. Il rapporto con i cittadini si basa sulla partecipazione, sul loro ascolto, pertanto sul sito è stato inserito in forma online, un questionario; sono stati attivati alcuni focus group per target specifici, il tutto per valutare l’assenso all’impostazione della nuova rete e recepire le osservazioni. Il tutto ha coinvolto più di 500 persone e siccome il sito è fruibile se diventa dinamico, attento alle esigenze ed ai cambiamenti in itinere, è presente permanentemente un sondaggio per nuovi consigli e suggerimenti.

Una progettazione integrata, molti attori e ben coordinati attraverso la regia del direttore Operativo dott. Pierluigi Fusoni che si è avvalso dei servizi informativi, dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, la struttura di comunicazione e l’associazione Castagna.

L’obiettivo strategico nell’allestimento del sito è stato quello di fare un portale di servizio e non di vetrina, il cardine con cui è stato progettato è stato quello di essere un collegamento per un dialogo attivo e interattivo, di sviluppare la rintracciabilità dei responsabili politici e di chi cura i servizi, insomma di creare un clima di fiducia, anche critica, fra i cittadini e chi amministra la città. È in fondo l’obiettivo strategico delle politiche di E-government coordinate anche dal Ministero per l’Innovazione e la Pubblica Amministrazione.