SIT: una mappa digitale del territorio

di Aldo Lupi

19 Ottobre 2007 09:00

Cosa sono i Sistemi Informativi Territoriali, come si realizzano e quali vantaggi apportano

La terminologia corrente in ambito di gestione informatica dei dati territoriali fa largo uso dei termini GIS e SIT, utilizzandoli come sinonimi. In realtà i concetti sono leggermente differenti e pongono l’enfasi su aspetti diversi dello stesso argomento. In particolare, le definizioni sono le seguenti:

  • GIS: Geografic Information System. Si riferisce al sistema informativo geografico, cioè a un sistema informatizzato per la gestione di dati che poggia sulla rappresentazione della Terra e delle superfici terrestri ai più diversi livelli di dettaglio. È in pratica un’elaborazione dei dati che non può prescindere dall’aspetto cartografico di aggregazione delle informazioni.
  • SIT: Sistema Informativo Territoriale. Differentemente dalla definizione precedente, la gestione dei dati in questo caso si riconduce a un ambito di delimitazioni amministrative e non necessariamente cartografiche. Il supporto cartografico nel caso del SIT è una componente supplementare, mentre per il GIS è un elemento determinante.

In entrambi i casi, comunque, le definizioni mantengono un ambito che non circoscrive semplicemente gli aspetti hardware e software di una soluzione, bensì delineano un insieme di tecnologie, strumenti organizzativi, processi e procedure che hanno come fine ultimo la memorizzazione, la manipolazione e l’elaborazione di dati territoriali.

La finalità dell’articolo è quella di delineare gli aspetti più determinanti di un SIT, cioè di un sistema di gestione dati che pone l’enfasi sull’aspetto gestionale e organizzativo dei dati stessi.

Il problema di fondo: la ridondanza dei dati

L’esercizio delle funzioni amministrative e territoriali degli Enti Locali viene svolto tramite l’utilizzo di banche dati che raccolgono, gestiscono e referenziano informazioni relative al territorio: dai servizi demografici alla gestione dei tributi, dalla gestione dell’edilizia a quella di polizia locale.

La richiesta di residenza di un privato cittadino, la procedura di inizio attività, una pratica edilizia, il pagamento di un tributo sono tutte testimonianze raccolte dall’Amministrazione che “raccontano” la vita dei cittadini e delle imprese operanti sul territorio.

Una miriade di dati gestiti da uffici diversi che, purtroppo, nella quasi totalità dei casi sono gestiti in maniera del tutto scorrelata tra loro, per diversi motivi: il diverso livello di informatizzazione degli uffici, l’utilizzo di software differenti, differenti esigenze normative da parte degli uffici, la mancanza di un disegno di fondo per la gestione unificata del dato.

Tutto ciò porta a un’incredibile ridondanza e incongruenza dei dati gestiti dall’Ente. Negli ultimi anni si è percepita sempre più la necessità di organizzare tali elementi, con l’obiettivo di fondo di gestire in maniera efficiente le risorse.