SIT: una mappa digitale del territorio

di Aldo Lupi

19 Ottobre 2007 09:00

Cosa sono i Sistemi Informativi Territoriali, come si realizzano e quali vantaggi apportano

SIT: prodotto o progetto?

Il SIT costituisce una piattaforma software in grado di andare a ricercare e incrociare tra loro informazioni attraverso le banche dati esistenti, con lo scopo di evidenziare eventuali incongruenze. Così, se Mario Rossi ha chiesto la residenza in Via dei Mille, la registrazione presso la banca dati dell’anagrafe dovrebbe trovare una corrispondenza nelle dichiarazioni di cessione fabbricati presso la polizia locale e la registrazione presso l’ufficio tributi per il pagamento di imposte e tasse territoriali. Il SIT dovrebbe essere in grado di rilevare e segnalare questo genere di “incroci”.

Le software house sono già impegnate da qualche anno nella realizzazione di programmi di questo genere, talvolta con risultati più che apprezzabili.

Tuttavia il vero fattore di successo, più che un buon software, è un ottimo progetto. I programmi non sono mai la soluzione ai problemi, bensì uno strumento al servizio di un progetto che sappia tener conto degli aspetti tecnologici, operativi, organizzativi e soprattutto umani del contesto in cui si deve operare. Per realizzare un SIT, occorre gestire le seguenti fasi:

  1. Progettazione: è il momento in cui si definiscono gli obiettivi che si vogliono raggiungere e si identificano le risorse umane coinvolte, definendone ruoli e competenze. Si analizzano le banche dati esistenti e il modo in cui verranno tra loro interconnesse, individuando la soluzione più adatta sul mercato per raggiungere gli obiettivi prefissati. Si determinano le necessità finanziarie e le relative fonti di reperimento.
  2. Realizzazione: in questa fase si procede all’implementazione della soluzione delineata nella fase precedente, coordinando il lavoro di tutte le risorse coinvolte nel progetto. Si procede alla realizzazione della piattaforma di gestione dati, affrontandone le problematiche relative. Si agisce sul consolidamento organizzativo della struttura, attraverso una adeguata campagna di formazione degli uffici che la manterranno efficace negli anni.
  3. Mantenimento: una volta realizzata la struttura, è necessario mantenerne l’efficacia, attraverso il coinvolgimento di tutti coloro che operano nell’Ente. Questo si ottiene tramite una campagna informativa sull’utilizzo dei dati gestititi: i risultati ottenuti devono essere fruibili da tutta la struttura, per massimizzarne l’utilità. È indispensabile che tutti siano consapevoli della rilevanza del lavoro svolto, affinché le banche dati vengano mantenute aggiornate correttamente. Infatti un elemento importante da considerare è che, a regime, i dati non si manterranno magicamente allineati: occorre costituire una “cabina di regia” che tirerà le fila della struttura, incrociando i dati registrati e segnalando ai singoli uffici eventuali incongruenze. La costituzione di un “ufficio SIT” che vigili sulla coerenza dei dati e l’efficienza dei processi è un elemento indispensabile. Senza di esso, la struttura dati così faticosamente realizzata diventerebbe una fotografia, destinata a perdere di aderenza rispetto alla realtà col passare del tempo.