Accertamento tributi locali: regole e limiti

di Anna Fabi

4 Aprile 2019 09:20

Non ha validità l’avvio di accertamento emesso dal Comune se fuori dai termini previsti dallo Statuto del contribuente.

Anche i Comuni sono tenuti a rispettare quanto previsto dallo Statuto dei diritti del contribuente, la Legge 212/2000 che impone specifici limiti e detta regole precise per il rispetto dei termini delatori.

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Intervenendo con la sentenza n. 8654/2019, la Corte di Cassazione ha infatti dato ragione a un contribuente che contestava un avviso di accertamento notificato dal Comune prima dello scadere dei sessanta giorni dalla data di conclusione dell’ispezione, violando quanto previsto dall’articolo 12 (comma 7) dello Statuto.

Lo Statuto, infatti, stabilisce regole di garanzia che non si limitano alle ispezioni compiute dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza, in modo tal da consentire al contribuente di esercitare il proprio diritto di difesa anche in caso di avvisi notificati da un Ente locale.

La stessa legge, come ricorda la Cassazione, precisa che sono tenuti al rispetto della normativa anche gli Enti locali che affidano a soggetti terzi i compiti di accertamento e riscossione delle imposte.