Saper gestire la tecnologia aziendale non è altro che un modo per investire in maniera intelligente. Purtroppo in Italia si riscontrano molte resistenze in questo campo e c’è la diffusa tendenza a considerare gli strumenti tecnologici semplici commodities.
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L’interessante articolo di Alfonso Fuggetta, amministratore delegato di CEFRIEL, punta il dito contro questo stato di cose cercando di mettere in evidenza l’importanza della tecnologia in ambito aziendale.
Secondo le sue parole «La verità è che le tecnologie digitali sono in perenne evoluzione e cambiamento. Inoltre, sono molto complesse e hanno un impatto profondo, pervasivo e discontinuo su tutti gli aspetti della vita di una impresa (o di una amministrazione). Per questi motivi, molte di esse per definizione non sono e non possono essere considerate commodity. E se non lo sono, è evidente che conoscerle — bene! — è una precondizione necessaria e ineludibile per usarle con successo».
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Un buon manager deve conoscere la tecnologia per non affidarsi ciecamente a terzi, deve dominare ogni settore dell’azienda e farlo suo. Altrimenti si rischia di incorrere in errori grossolani. Per questo occorre una visione strategica ampia ed articolata che facci cogliere ogni possibilità di sviluppo del settore tecnologico.
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Fuggetta infatti dice che «Non sappiamo più progettare soluzioni efficaci e spesso sbagliamo completamente gli investimenti in tecnologia, penalizzando allo stesso tempo le prestazioni complessive e le possibilità di sviluppo e crescita delle aziende e delle amministrazioni pubbliche». Il supporto tecnologico deve quindi fare parte integrante della strategia aziendale, altrimenti si rischia di bloccare il business. «I leader di questo processo, peraltro, non possono non avere una conoscenza ampia e matura delle tecnologie».