Si è più volte sottolineata l’importanza della formazione sia dei manager che dei dipendenti, ma una branca in particolare offre molte possibilità interessanti. Si tratta della gamification utilizzata per formare i dipendenti e rafforzare i team.
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Come sottolineato da Giancarlo Novara, CEO di Lebu – piattaforma di social learning che propone proprio il gioco come ultima novità – «Tramite il gioco, in pochi minuti, si sperimentano e si mettono in pratica concetti e azioni che avrebbero richiesto giorni e giorni di insegnamenti teorici. Questo tipo di formazione decodifica i meccanismi del gioco, basato su obiettivi, problematiche, ricompense e classifiche e li sfrutta a pieno inserendosi nelle dinamiche che si creano in un gruppo chiuso come quello dei dipendenti di un’azienda».
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Con il gioco si impara a perdere e a vincere, a rafforzare i rapporti con i colleghi e a confrontarsi con essi in maniera sana. I vantaggi li evidenzia anche il sociologo Antonio Meridda «La leva data dal divertimento è il più forte motivatore esistente, perché biologicamente produce effetti sul cervello che non hanno paragone con nient’altro. L’uso del gioco per insegnare è da sempre il metodo più semplice, non a caso tutti i mammiferi lo utilizzano per apprendere. Nel gioco si affinano le strategie e le abilità che poi si applicheranno in altri contesti».