Valutare il proprio lavoro

di Chiara Basciano

24 Gennaio 2017 12:00

Chiedere supporto a chi ci sta intorno per analizzare il proprio modo di lavorare.

Riuscire a rimanere lucidi e valutare il proprio operato non è mai facile per chi è abituato ad agire, ma fare un’auto-valutazione del proprio lavoro è necessario per non commettere errori pericolosi per il proprio business.

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Dee Soder, esperto di business e fondatore di Ceo Perspective Group consiglia caldamente di valutare periodicamente le proprie performance lavorative. Ma la questione centrale è non farlo da soli, o almeno non sempre. Infatti il suo primo suggerimento è quello di dedicare almeno mezz’ora al giorno all’analisi del proprio lavoro. Potrebbe sembrare un lasso di tempo molto lungo all’interno di una giornata lavorativa, ma quando si vedranno i benefici di questo modo di operare la mezz’ora sembrerà necessaria.

Ma oltre a questo tipo di analisi Soder consiglia di avere al proprio fianco un assistente personale il cui compito non sia solo quello di filtrare le telefonate e battere velocemente sui tasti, ma che sia una persona lucida, di cui ci si può fidare e capace di analizzare senza problemi il lavoro del proprio manager.

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Oltre alla persona fidata bisognerebbe avere un gruppo di persone con cui incontrarsi in maniera cadenzata per valutare l’azienda in generale e il lavoro del manager nel dettaglio. Naturalmente deve trattarsi di persone che non abbiano paura di parlare, capaci di avere una visione larga delle cose e di proporre cambiamenti tangibili.

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