
Artigiani, commercianti e autonomi possono rateizzare i contributi dovuti all’INPS nei casi in cui non godano di esonero, oppure possono anche optare per la compensazione di eventuali crediti: ad illustrare opzioni disponibili e regole di compilazione del Modello Redditi PF 2022, è la Circolare INPS 66/2022.
Versamento dei contributi INPS
La Circolare fornisce le istruzioni per la determinazione dei contributi da versare per l’esonero e la rateizzazione in base al reddito conseguito nel 2021. I versamenti a saldo e in acconto devono essere effettuati entro gli stessi termini per il versamento delle somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
I titolari di imprese artigiane e commerciali e i soci titolari di propria posizione assicurativa sono tenuti al versamento di contributi previdenziali, sia per sé stessi sia per i dipendenti, compilando la sezione I del Quadro RR.
Per i soci di Srl iscritti alle Gestioni artigiani e commercianti, oltre a quanto dichiarato come reddito d’impresa, a base imponibile è costituita dalla parte del reddito della Srl corrispondente alla quota di partecipazione agli utili o alla quota del reddito attribuita al socio per le società partecipate in regime di trasparenza.
La rateizzazione dei contributi
Commercianti e artigiani possono rateizzare i soli contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale imponibile. Restano esclusi i contributi dovuti sul minimale o risultanti a debito nel Quadro RR in quanto non versati in tutto o in parte.
Per i liberi professionisti, invece, la rateizzazione può essere effettuata sia sul contributo a saldo sia sul primo acconto relativo 2022.
La prima rata deve essere versata entro la scadenza del saldo e/o acconto differito, le altre alle scadenze indicate nel modello Redditi 2022 PF. In ogni caso, entro il 30 novembre 2022.
Per i dettagli: circolare INPS 9 giugno 2022, n. 66.