Tratto dallo speciale:

Lavoratori senior? Un patrimonio aziendale prima della pensione

di Teresa Barone

25 Ottobre 2022 15:00

HR: strategie di retention dei talenti senior utili a valorizzare gli over 55 prima della pensione, trasferimento di competenze e know-how dell’impresa.

I lavoratori con oltre 55 anni occupati in Italia sono quasi 5 milioni, oltre il 20% della forza lavoro generale. Il sensibile aumento dell’età media lavorativa deve necessariamente comportare l’introduzione di nuove opportunità professionali in aggiunta agli scivoli pensionistici, che non possono rappresentare una “soluzione” ad uno status che di fatto non è un problema ma una sfida e spesso un’opportunità.

Secondo INTOO (Gi Group Holding), è semmai necessario pensare a strategie di retention dei talenti senior, proprio per valorizzare gli over 55 in azienda, mappandone le competenze chiave e i ruoli dove possono essere impiegati in modo proficuo.

Puntando sulla flessibilità e optando per formule contrattuali che non danneggino la futura pensione, ciascun over 55 ha davanti numerose possibilità:

  • diventare un mentor per figure più junior o per il successore nel ruolo;
  • lavorare su progetti innovativi;
  • avviare startup su business nascenti dell’azienda;
  • lavorare su progetti di sviluppo organizzativo riguardanti singole funzioni o interi siti;
  • partecipare a programmi di inclusion che facilitino la collaborazione intergenerazionale, portando l’esperienza e la conoscenza del metodo e acquisendo competenze in ambito digitale (reverse mentoring);
  • aderire a percorsi di mobilità interna;
  • svolgere una stessa funzione per più realtà (in modalità fractional), in caso di competenze verticali o manageriali particolarmente spiccate.

La vera sfida HR oggi sta nella capacità di dare alle persone la possibilità di svolgere il ruolo, che per esperienza, attitudini e ingaggio sono più adatte a ricoprire, anche attivando progetti di internal mobility – commenta Cetti Galante, CEO di INTOO (Gi Group Holding) -.

Con la flessibilità è possibile valorizzare le competenze in azienda, nelle persone senior spesso chiave per affrontare le nuove sfide: non è questione di età ma di mindset.

Questa modalità di gestione del capitale umano, prosegue Cetti Galante, pone al centro le persone e il know-how dell’impresa, di cui gli over 55 sono i principali detentori.

Una persona ingaggiata è una persona fidelizzata, che avrà a cuore il trasferimento di competenze nel momento in cui lascia il suo ruolo e, in generale, un forte ingaggio dei collaboratori porta a una maggior competitività dell’azienda.