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Agenti immobiliari tra meriti e lacune

di Anna Fabi

Pubblicato 27 Novembre 2018
Aggiornato 11 Ottobre 2019 11:24

Agenti immobiliari superficiali, costosi e inutili: il ritratto autocritico in un sondaggio interno, la soluzione è puntare sull'aggiornamento professionale.

Tracciare un identikit dell’agente immobiliare prendendo in considerazione opinioni e critiche provenienti dagli stessi professionisti attivi nella Penisola. È quanto si è proposto di fare il gruppo Re/Max Italia attraverso un sondaggio che coinvolto 490 agenti distribuiti nelle varie regioni, da Nord a Sud, Isole comprese.

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Quel che emerge dall’indagine è un ritratto autocritico dell’agente immobiliare: secondo il 33,3% degli intervistati i professionisti del settore si sentono riconosciuti ma dovrebbero garantire maggiore impegno per migliorare l’immagine percepita dai clienti.

Per il 27,6%, inoltre, i clienti vedono gli agenti immobiliari come risorse effettivamente utili, sebbene il 39,2% sia consapevole che molte persone identificano queste figure come ostacoli onerosi.

Una percezione negativa da parte dei clienti può essere collegata al cattivo operato di generazioni passate (ha affermato così l’11,8% degli agenti interpellati), mentre il 62,9% individua la causa nei comportamenti superficiali praticati spesso dai colleghi anche attualmente. Il 25,3%, infine, sottolinea come l’intera categoria non sia in grado di comunicare al meglio il proprio valore al mercato.

L’immagine degli agenti immobiliari percepita dai clienti può dunque migliorare grazie a una formazione intensiva e all’aggiornamento obbligatorio, stando a quanto sostenuto dal 54,9% dei professionisti intervistati.