Le nuove tecnologie hanno ridefinito il mercato della pubblicità, rendendo di conseguenza sempre più accessibili i costi degli spazi pubblicitari all’interno dei media tradizionali. Anche le piccole e medie industrie possono quindi investire con più frequenza su più media, a prezzi più accessibili.
Come evidenziato sul Los Angeles Times, il crescente utilizzo degli spazi pubblicitari su Internet ha portato non solo ad un abbassamento dei prezzi per quanto riguarda l’advertising online, ma anche a spazi pubblicitari sempre meno cari all’interno di canali tradizionalmente costosi, quali i network televisivi o i giornali ad alta tiratura.
Le Pmi possono quindi contare su offerte particolarmente vantaggiose da parte delle diverse emittenti televisive, spesso rivolte anche alle piccole realtà lavorative locali e su spazi pubblicitari meno costosi anche all’interno dei giornali più importanti, senza comunque dimenticare le offerte promozionali sempre più appetibili provenienti dal mondo online.
Una campagna su Facebook basata ad esempio su età, ubicazione e alcune parole chiave può pesare sul bilancio di una piccola azienda solamente per 1 dollaro al giorno. Se si parla poi di social media come strumenti per raggiungere un vasto bacino di potenziali utenti o per conoscere le loro abitudini d’acquisto, i costi possono essere estremamente bassi se non addirittura nulli (a fronte di un costo indiretto in tempo, impegno e strategie di comunicazione).
Il basso costo può diventare quindi una importante opportunità: le PMI possono ora aprirsi con maggior curiosità al mondo dell’advertising ed esplorare possibilità che fino al recente passato non erano percorribili. Tv, giornali, ma soprattutto Internet: la rivoluzione digitale ha cambiato gli equilibri su un fronte ben più ampio del solo monitor del pc.