Motori di ricerca e pubblicità online ancora sotto i riflettori: arriva da Jonathan Todd, portavoce del Commissario europeo alla Concorrenza, Neelie Kroes, l’annuncio dell’apertura di un’indagine preliminare sull’accordo di partnership Google – Yahoo! da parte dell’Antitrust Ue.
Toccherà alla Commissione verificare se l’accordo può avere effetti lesivi in termini di concorrenza di mercato, in base all’articolo 81 del Trattato che garantisce la libera concorrenza dei mercati.
Diverse erano già state le contestazioni all’accordo tra i due colossi del Web, che dovrebbe entrare in vigore ad ottobre. Tra queste, quella dell’AmJ (associazione mondiale dei quotidiani), che aveva presentato un reclamo alle autorità americana, canadese ed europea con la richiesta di bloccare l’intesa, ritenuta una minaccia per la libera concorrenza.
Le critiche erano arrivate anche dall’Ana (Associazione dei pubblicitari nazionali), considerando che insieme Yahoo! e Google possiedono il 90% della ricerca pubblicitaria online e che la loro unione potrebbe comportare una crescente concentrazione del potere di mercato ed un possibile aumento dei prezzi.
I due maggiori motori di ricerca a livello mondiale, però, sostengono che l’accordo si riferisca solo alle proprietà web in Usa e Canada, anche se Google non esclude che esista la possibilità di estenderlo ad altre parti del mondo.
L’inchiesta preliminare lanciata dall’Antitrust Ue non ha comunque un termine obbligatorio: nel caso in cui Google e Yahoo risultassero “colpevoli” dovrebbero pagare un’ammenda pari al 10% del loro fatturato.