Bonus Pubblicità, sgravi fino al 90%

di Barbara Weisz

Pubblicato 31 Maggio 2017
Aggiornato 18 Ottobre 2017 16:10

Incentivo fiscale per investimenti pubblicitari sui media anche digitali e finanziamenti per nuovi editori: bonus pubblicità e bando editoria in Manovra bis.

Dal 2018 credito d’imposta per le spese di pubblicità di imprese, lavoratori autonomi e professionisti: riguarda le campagne su quotidiani, periodici, emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche, digitali, di valore incrementale di almeno l’1% sull’anno precedente. Lo prevede la Manovra bis, con un emendamento sul bonus pubblicità approvato in commissione alla Camera, quindi destinato ad approvazione definitiva (la manovra d’ora in poi dovrebbe procedere a colpi di fiducia).

=> Manovra bis, gli emendamenti

Il credito d’imposta al 75% – elevato al 90% per microimprese, PMI e Startup innovative – prevede un il tetto massimo stabilito annualmente con decreto del presidente del consiglio dei ministri. Si utilizza esclusivamente in compensazione.

Il dettaglio su investimenti che danno accesso al beneficio, casi di esclusione, procedure di concessione e di utilizzo, documentazione richiesta, controlli, sarà contenuto in un decreto ministeriale attuativo.

La spesa in pubblicità a cui si applica il credito dev’essere incrementale rispetto a investimenti analoghi, effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente, di una somma pari almeno all’1%.

Il bonus riguarda “campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali”, comprendendo quindi le campagne pubblicitarie su carta stampata, Radio e TV, anche digitali.

La manovra prevede anche un bando annuale per l’assegnazione di finanziamenti alle imprese editrici di nuova costituzione, che sarà istituito con decreto ministeriale, per favorire la realizzazione di progetti innovativi.