Riforma fiscale, come cambia la riscossione

di Barbara Weisz

Pubblicato 12 Aprile 2023
Aggiornato 19:04

Riforma riscossione: discarico debiti dopo 5 anni, pagamento in 120 rate, notifica cartelle entro 9 mesi, pignoramento rapporti finanziari, addio al ruolo.

La riscossione diventa più semplice ed efficace: sono principi contenuti nella riforma fiscale, fra le cui misure spicca il progressivo superamento della cartella esattoriale (con un procedimento che anticipi l’incasso del debito), nuove possibilità di pignoramento dei rapporti finanziari, discarico automatico dei debiti non riscossi entro cinque anni.

Riforma della riscossione

La riforma della riscossione è contenuta nell’articolo 16 del disegno di legge delega fiscale, che dopo l’approvazione del Governo a metà marzo ha ora iniziato l’iter parlamentare alla Camera. L’obiettivo è semplificare la macchina della riscossione coattiva, anche velocizzandola.

L’attuale disciplina, si legge nella relazione tecnica di accompagnamento al provvedimento, risulta «farraginosa e inidonea a consentire un efficace svolgimento delle attività di recupero coattivo dei crediti pubblici», il sistema è «eccessivamente macchinoso», perchè «impone lo svolgimento di attività di recupero pressoché indistinte per tutti i crediti iscritti a ruolo».

Le misure in arrivo

Per incrementare l’efficienza del sistema nazionale della riscossione e semplificarlo, orientandone l’attività secondo principi di efficacia, economicità e imparzialità e verso obiettivi di risultato, la delega prevede le seguenti misure.

  • Discarico automatico delle quote non riscosse al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento (ad esclusione di quote per le quali sono in corso procedure esecutive o concorsuali, accordi di ristrutturazione o transazioni fiscali o previdenziali e quelle interessate da dilazioni di pagamento) ma con la possibilità per l’ente creditore, successivamente al discarico automatico, di riaffidare in riscossione le somme discaricate, quando divengano noti nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali.
  • Notifica della cartella di pagamento entro il nono mese successivo a quello di affidamento del carico.
  • Pignoramento automatico dei rapporti finanziari.
  • Piani di rateazione gradualmente orientati alla stabilizzazione in 120 per il numero massimo di pagamenti periodici.
  • Pianificazione recupero secondo logiche di raggruppamento dei crediti per codice fiscale.
  • Superamento ruolo e cartella di pagamento, anticipando l’incasso delle somme dovute, riducendo i tempi delle azioni cautelari ed esecutive, anche attraverso la semplificazione del procedimento.
  • Nuovo modello organizzativo del sistema nazionale della riscossione, anche mediante il trasferimento delle funzioni e delle attività attualmente svolte dall’agente nazionale della riscossione (AdER), o di parte delle stesse, all’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo che il disegno di legge di delega fiscale deve ancora essere approvato dal Parlamento (ha anzi appena iniziato l’iter alle Camere). Quando verrà approvato in via definitiva, impegnerà il Governo ad attuare le misure previste con appositi decreti legislativi entro 24 mesi.