
Volevo un chiarimento su come calcolate la metratura calpestabile per il pagamento TARI. Le zone come identificate al Catasto non dovrebbero essere moltiplicate per un coefficiente differente per ogni destinazione d’uso?
La TARI si calcola prendendo come riferimento l’intera superficie calpestabile dell’immobile, sommando anche le pertinenze e le parti esterne ma con diversa percentuale, in base a precise regole. A quel punto si applica la tariffa prevista dal Comune, ottenendo così la quota fissa (coefficiente che dipende dalla composizione del nucleo familiare). Alla fine si somma anche la quota variabile (una sola volta, non aggiungendola a ogni singola pertinenza).
In questa direzione si esprimono diversi documenti di prassi. In particolare, l’interpello dell’Agenzia delle Entrate n. 306 del 2014, stabilisce che:
la superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel Catasto Edilizio Urbano assoggettabile alla tassa sui rifiuti (TARI) è costituita da quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati.
Significa che si sommano tutte le aree calpestabili. Dello stesso avviso anche la circolare del Dipartimento delle Finanze 1/2017, che facendo chiarezza sul meccanismo relativo alla parte fissa e a quella variabile (su cui c’erano stati errori da parte dei Comuni), che propone una serie di esempi di calcolo. A chiarire le percentuali da prendere a riferimento è poi la risposta n. 306/ 2019 a specifico interpello posto all’Agenzia delle Entrate: si conteggia la superficie totale, incluse le aree scoperte ma calcolate in base a seconda del tipo di destinazione.
- la superficie coperta si conta al 100%
- balconi e terrazzi si contano al 30%.
- i vani accessori (cantine, garage e box auto) si contano al 50% se comunicanti con l’abitazione e al 25% se non comunicanti.
La superficie di vani accessori a servizio indiretto, balconi, terrazze e aree scoperte ai fini TARI non può essere superiore al 50% della superficie dei vani principali e di quelli accessori a servizio diretto di quelli principali.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi