Redditometro: il testo della lettera del Fisco

di Barbara Weisz

Pubblicato 18 Settembre 2013
Aggiornato 30 Settembre 2013 12:18

Indicazione delle spese dubbie e calendario del colloquio chiarificatore: ecco in dettaglio il testo della missiva del Fisco ai contribuenti nel mirino del Redditometro.

Quando il Fisco rileva in base ai parametri del Redditometro un tenore di vita sospetto, scrive al contribuente invitandolo a fornire spiegazioni e proponendo una data per il confronto chiarificatore, dettagliando tutte le spese contestate. I contenuti precisi della missiva sono stati anticipati dal Corriere della Sera. I controlli 2013 saranno 35mila, ma le lettere sono con ogni probabilità più numerose, perché non preludono necessariamente a un accertamento, che scatta solo se il contribuente non risponde o non riesce a fare chiarezza sulla propria posizione fiscale.

Il colloquio

Nella raccomandata si invita il ricevente a presentarsi in una data (giorno e ora), a quanto pare entro pochi giorni. Tuttavia non si tratta di una scelta inderogabile. Il contribuente può fissare il colloquio per un altro giorno, comunque essere entro 15 giorni dalla ricezione della missiva, che contiene tutti i riferimenti necessari per accordarsi: nome del funzionario competente e suoi recapiti (telefono o indirizzo e-mail).

Le spese

Nella seconda pagina sono riportate le spese contestate in base alle quali predisporre gli elementi chiarificatori del caso. Il semaforo rosso del Redditometro scatta solo per scostamenti superiori al 20%, con una sorta di franchigia pari a mille euro al mese. Per prepararsi autonomanete è utile ricorrere al Redditest (che serve a verificare la congruità tra reddito e spese). La provenienza delle somme che non derivano dal reddito può essere dimostrata in vario modo: donazioni, prestiti, risparmi accumulati, investimenti, eredità. Attenzione ai casi particolari come quello, complesso, relativo ai capitali reimpatriati con lo scudo fiscale. E’ importante ricordare che non rispondere alla lettera del Fisco, oltre a poter essere contropruducente perché il primo colloquio è sostanzialmente nell’interesse e a garanzia del contribuente, è sanzionato, da un minimo di 258 a un massimo di 2mila58 euro.