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Contabilità: più semplificazioni per le imprese e meno oneri

di Anna Fabi

25 Febbraio 2025 10:59

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L'OUC chiede semplificazioni e maggiore coordinamento nelle regole sulla sostenibilità per ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese.

L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha pubblicato la sua proposta di interventi volti a razionalizzare e semplificare la normativa sulla sostenibilità in vista della futura proposta legislativa Omnibus.

Il documento sottolinea la necessità di armonizzare gli obblighi di reporting e compliance, evitando duplicazioni normative e riducendo il carico amministrativo per le imprese, soprattutto le PMI e le mid companies.

Le principali proposte OIC

Le proposte dell’OIC mirano a ridurre gli oneri amministrativi e a garantire una maggior chiarezza normativa per le imprese italiane. La futura regolamentazione Omnibus rappresenta infatti un’opportunità per razionalizzare la disciplina della sostenibilità, migliorando la competitività delle aziende e allineando la normativa italiana agli standard europei.

Nello specifico, l’OIC individua quattro aree chiave di intervento per migliorare l’attuazione della normativa sulla sostenibilità:

Standard semplificati per le mid companies

  • Si propone la creazione di una categoria di imprese intermedie (“mid companies”), con obblighi di rendicontazione proporzionati alle loro dimensioni.
  • Il parametro di riferimento potrebbe essere 1.000 dipendenti e 450 milioni di euro di ricavi, in linea con la direttiva CSDDD.
  • Per le aziende del settore finanziario, sarebbe utile ridefinire il concetto di fatturato per allinearlo agli standard IAS/IFRS.

Posticipo rendicontazione di sostenibilità

Si chiede di rinviare l’applicazione degli obblighi di reporting per le imprese non ancora soggette alla CSRD (Direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità) fino a quando non saranno definiti standard semplificati specifici per le mid companies.

Revisione e semplificazione ESRS

Si raccomanda un aggiornamento degli standard ESRS per risolvere problemi tecnici legati ai seguenti aspetti.

  • Doppia materialità: l’OIC evidenzia le difficoltà nel distinguere tra materialità finanziaria e materialità d’impatto, con la richiesta di maggiore chiarezza.
  • Catena del valore: il concetto è considerato astratto e difficile da applicare in modo uniforme per la rendicontazione.
  • Granularità delle informazioni: si suggerisce di ridurre il livello di dettaglio per semplificare il processo di compliance.
  • Forward-looking information: le informazioni previsionali richieste dovrebbero essere attentamente ponderate per evitare distorsioni dovute a dati incerti.

Sospensione lavori su standard settoriali

L’Organismo propone di interrompere temporaneamente lo sviluppo degli standard settoriali fino a quando non sarà garantita la loro interoperabilità con gli standard dell’IFRS Foundation.

Altri aspetti da migliorare

L’OIC evidenzia poi ulteriori criticità nella normativa sulla sostenibilità.

  • Mancanza di coordinamento tra normative diverse: si chiede di allineare le disposizioni della CSRD, del Regolamento SFDR e della Tassonomia UE per evitare sovrapposizioni.
  • Esonero per le società controllate da grandi gruppi: si propone di escludere dall’obbligo di redazione del report di sostenibilità le società controllate con titoli obbligazionari quotati, se già incluse nel report consolidato della capogruppo.

Ora spetta alle istituzioni valutare queste proposte e definire un quadro normativo più efficace ed equilibrato.