Accertamenti fiscali: l’evasione si combatte con l’intelligenza artificiale

di Barbara Weisz

30 Maggio 2023 09:21

Ecco per quali controlli si usa l'Intelligenza Artificiale nell'ambito dell'accertamento fiscale e come funziona: manuale Agenzia delle Entrate ed esempi.

Con la premessa che la decisione di avviare qualsiasi accertamento fiscale viene sempre presa da un funzionario, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la documentazione tecnica sulla rilevazione dei rischi di evasione tramite Intelligenza Artificiale dedicando un approfondimento al funzionamento degli algoritmi utilizzati nelle varie fasi dell’attività ispettiva.

L’analisi probabilistica tramite AI si basa su modelli e tecniche che consentono di isolare rischi fiscali, da utilizzare per l’elaborazione di autonomi criteri selettivi o per attribuire una determinata probabilità di accadimento ad un rischio fiscale noto.

Fase 1: analisi deterministica

L’analisi deterministica non si avvale di intelligenza artificiale o analisi predittive, ma su raffronto ed elaborazione di dati riferiti al contribuente o a gruppi di contribuenti, per verificare l’esistenza di un rischio fiscale tramite criteri selettivi fondati su relazioni non probabilistiche.

Esempio di analisi deterministica

Con riferimento ad una platea di contribuenti titolari di P.IVA, si confrontano gli importi delle operazioni imponibili risultanti dalle fatture elettroniche emesse in un determinato anno d’imposta con i ricavi e/o il volume d’affari indicato nei modelli dichiarativi per il medesimo intervallo temporale. L’eventuale significativo scostamento tra queste grandezze può essere ritenuto sintomatico della presenza di ricavi sottratti a tassazione, laddove non siano ravvisabili elementi e circostanze che possano giustificare tale discrasia.

In pratica, l’analisi deterministica mette in relazione le informazioni fiscali, patrimoniali e finanziarie, e ne verifica la coerenza. Si usano l’archivio dei rapporti finanziari e le altre banche dati nella disponibilità dell’Agenzia delle entrate.

Fase 2: analisi probabilistica

L’analisi probabilistica impiega tecniche statistiche per identificare profili fiscalmente rischiosi. Possono essere utilizzati diversi metodi, complessi da descrivere, in ogni caso non si determina in alcun modo la profilazione dell’intera popolazione dei contribuenti. Viene utilizzata solo in seguito all’analisi deterministica, nel rispetto della finalità specifica di contenimento del rischio evasione.

L’analisi probabilistica viene pertanto utilizzata soltanto per corroborare gli esiti delle analisi deterministiche e, pertanto, nessun contribuente potrà essere individuato come fiscalmente rischioso esclusivamente in base alle risultanze di un modello predittivo.

Esempio di analisi basata su algoritmo AI

Tra le imprese individuali che operano nel settore del commercio al dettaglio, in un ambito merceologico che il Fisco ipotizza essere tipicamente caratterizzato da elevati margini, vengono selezionate quelle che, relativamente a uno specifico anno fiscale, manifestano una serie di peculiarità. Eccole:

  • dall’analisi dei dati della fatturazione elettronica e dei corrispettivi emerge che la differenza tra i ricavi conseguiti nell’attività di impresa e i costi sostenuti è inferiore al 5% dei costi;
  • il valore aggiunto calcolato sulla base delle dichiarazioni fiscali presentate risulta estremamente esiguo in relazione al numero di dipendenti dell’impresa (criterio applicato nel solo caso in cui l’impresa abbia personale dipendente);
  • il valore della variabile reddito d’impresa per addetto è inferiore al decimo percentile della corrispondente distribuzione riferita alla totalità dei soggetti che operano nel medesimo settore economico.

Ai titolari delle ditte individuali identificati in base alla presenza congiunta di tutte le condizioni sopra esposte, vengono successivamente abbinate le informazioni desumibili dall’archivio dei rapporti finanziari. Qui l’analisi inizia a scendere nel dettaglio: per le singole posizioni si considera l’ammontare complessivo dei flussi in avere risultante dai conti correnti e dagli altri rapporti finanziari.

A questo punto, si selezionano i soggetti con le seguenti caratteristiche: entrate non inferiori a 300mila euro e superiori di almeno il 150% rispetto ai ricavi dichiarati.

Da questa platea, vengono automaticamente eliminati i contribuenti per i quali risultino atti che possano giustificare incrementi patrimoniali compatibili con le risultanze dell’archivio (vendita di immobili, donazioni e/o eredità ricevute, redditi sottoposti a tassazione sostitutiva).

Controlli anti evasione: creazione liste via AI

Quest’analisi è utilizzata per predisporre una lista di nominativi da inviare alle Direzioni Provinciali (DP) competenti per le ordinarie attività di controllo. Una volta trasmesse, le posizioni segnalate vengono gestite dalle predette DP che ne calendarizzano l’eventuale inserimento nei piani annuali di lavorazione.

Non è prevista alcuna automatica emanazione di provvedimenti impositivi nei confronti dei contribuenti selezionati mediante procedure totalmente automatizzate.