Scadenze fiscali, il calendario di marzo 2023

di Barbara Weisz

28 Febbraio 2023 16:03

Calendario fiscale di marzo 2023: Certificazione Unica, invio dati per la Dichiarazione Precompilata, Comunicazioni sulle cessioni dei crediti edilizi.

Gli appuntamenti fiscali più importanti di marzo 2023 sono legate alla dichiarazione dei redditi: oltre alle scadenze legate ai versamenti IVA, per le imprese c’è la Certificazione Unica e per enti e soggetti tenuti alle comunicazioni ai fini della precompilata c’è l’invio dei dati rilevanti. Il tax day del mese è fissato al 16 marzo.

Vediamo una breve sintesi del calendario fiscale di marzo.

Certificazione Unica 2023

I sostituti di imposta (le imprese e gli enti previdenziali) devono inviare la Certificazione Unica (CU) – una delle fonti fondamentali per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata – entro il 16 marzo, sia al contribuente (i dipendenti nel caso delle aziende), sia (limitatamente alle CU relative ai lavoratori dipendenti o parasubordinati) all’Agenzia delle Entrate. Per l’invio al Fisco del modello CU relativo ai lavoratori autonomi, invece, c’è tempo fino al 31 ottobre.

Sempre il 16 marzo è l’ultimo giorno per inviare al fisco i dati relativi alle spese che danno diritto alle detrazioni IRPEF, anch’essi fondamentali per la dichiarazione dei redditi precompilata. All’Anagrafe Tributaria, bisogna comunicare i seguenti dati:

  • interessi passivi per contratti di mutuo;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • contratti assicurativi e ai premi assicurativi;
  • previdenza complementare;
  • spese sanitarie rimborsate;
  • spese funebri;
  • spese universitarie;
  • erogazioni liberali in denaro deducibili e detraibili eseguite nell’anno precedente da persone fisiche;
  • rette per la frequenza degli asili nido, pubblici e privati.

Al sistema Tessera Sanitaria, invece, i veterinari devono mandare i dati sulle relative spese.

Il 16 marzo sarebbe la scadenza ordinaria anche per l’invio da parte degli amministratori di condominio, sulle spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica, ma il Milleproroghe ha previsto un rinvio di 15 giorni, quindi in questo caso il termine slitta al 30 marzo.

Fra le altre scadenze del 16 marzo:

  • saldo annuale IVA: si utilizza il modello F24, codice tributo 6099 – “Versamento IVA sulla base della dichiarazione annuale”, si può scegliere di pagare a rate.
  • Tassa di vidimazione dei libri sociali: l’obbligo riguarda le società di capitali:
  • Adempimenti periodici partite IVA, anche relativi a IRPEF e contributi. In particolare, i sostituti d’imposta devono versare le ritenute alle fonte sui redditi da lavoro dipendente e assimilato, e su quelli di lavoro autonomo, relativi ai pagamenti del mese precedente.

Le altre scadenze fiscali di marzo

Entro il 27 marzo gli operatori intra-comunitari con obbligo mensile devono inviare gli elenchi Intrastat.

Un’altra scadenza importante relativa alla dichiarazione è quella del 31 marzo: sempre in seguito alla Milleproroghe, diventa questo il termine per comunicare la Fisco le operazioni di sconto in fattura e cessioni del credito bonus edilizi relative alle spese del 2022. Come detto, slitta a fine mese anche la comunicazione degli amministratori di condonomio sui lavori effettuati (per la detrazione in dichiarazione).