Tratto dallo speciale:

Chi non paga l’IMU: ecco quando non si deve versare

di Anna Fabi

Pubblicato 12 Dicembre 2023
Aggiornato 2 Gennaio 2024 09:14

Esenzione IMU: tutte le agevolazioni e gli sconti per la tassa sugli immobili alla luce delle novità della Manovra oltre alle regole ordinarie.

Tra le agevolazioni e le esenzioni IMU, tra le più recenti novità di legge c’è l’esonero per immobili abusivamente occupati e per i quali sia stata presentata denuncia o avviata azione giudiziaria penale (anche se non è stato ancora adottato il decreto di attuazione, con successiva indicazione nella Dichiarazione IMU resa in via telematica entro il 30 giugno 2024).

Per il 2024, inoltre, la Legge di Bilancio esenta gli immobili posseduti da alcune tipologie di soggetti e destinati esclusivamente allo svolgimento (con modalità non commerciali) di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive e culto, anche se concessi in comodato a un soggetto collegato, purché vi svolga le suddette attività. Gli immobili si intendono utilizzati quando sono strumentali alle destinazioni descritte, anche in assenza di esercizio, purché non si determini la cessazione definitiva della strumentalità.

Aliquote e delibere per il saldo IMU

Il pagamento IMU si effettua utilizzando le aliquote dei nuovi regolamenti e delle delibere se pubblicati sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 28 ottobre. Diversamente, si utilizzano le stesse dell’anno passato, usate anche per la prima rata di acconto. Dal 2025, invece, senza una delibera correttamente pubblicata si applicheranno le aliquote di base per il saldo IMU.

Ricordiamo anche che il Decreto Proroghe ha rinviato al 2025 la riforma delle aliquote IMU differenziabili nei Comuni in base alla tipologia di immobile.

Esenzioni IMU

Sono in vigore i seguenti esoneri.

IMU prima casa per entrambi i coniugi

L’IMU sulla seconda casa gode di esenzione se tale immobile di famiglia risulta essere la residenza anagrafica o la dimora abituale di uno dei due coniugi. Questo, in seguito alla decisione della Corte Costituzionale che, con sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022, ha stabilito una nuova definizione di abitazione principale.

L’Ordinanza 1828 del 22 gennaio 2023 della Cassazione ha stabilito il diritto all’agevolazione per entrambi i coniugi se si configurano i requisiti di legge per ciascuno di essi.

Ad esempio, la separazione di fatto (anche solo per motivi di lavoro), purché comprovata, dà diritto all’esenzione IMU per l’abitazione principale di ciascun coniuge, poiché in base alla nuova definizione si slega il concesso di “abitazione principale” da quello di residenza anagrafica.

Fabbricati rurali

Tra le novità, spicca la nuova esenzione per i fabbricati rurali concessi in comodato a un imprenditore agricolo. Lo ha affermato la Corte di Giustizia tributaria, che ha riconosciuto la spettanza dell’agevolazione anche per questo tipo di immobili strumentali.

Esenzione IMU per immobili D3

Esenzione per immobili che rientrano nella categoria catastale D3, quindi cinema, teatri, sale da concerto e discoteche. Il proprietario deve essere anche gestore dell’attività.

Esenzione IMU per beni merce

Si tratta gli immobili realizzati da un’impresa di costruzione e destinati alla vendita, per utilizzare l’esenzione non devono essere affittati. La norma di riferimento è il comma 751 della legge 160/20219 (è la manovra 2020, che aveva previsto uno sconto IMU fino al 2021, e appunto l’esenzione a partire dal 2023).

Esenzione IMU per terreni agricoli

Sono esenti se posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli Imprenditori Agricoli Professionali (Iap), oppure se si trovano nelle isole minori, in determinate aree montane o collinari, o se hanno immutabile destinazione agrosilvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

Sconti: agevolazioni IMU

Anche per il 2023 è previsto uno sconto IMU per i pensionati esteri titolari di pensione maturata in regime di convenzione con l’Italia. Se hanno un casa di proprietà in Italia, non affittata e non in comodato d’uso, pagano il 37,5% dell’IMU dovuta. Significa che lo sconto IMU è del 62,5%, incrementato quindi rispetto allo scorso anno, quando era al 50%.

Ricordiamo poi che pagano l’IMU al 50% gli immobili concessi in comodato d’uso ai parenti di primo grado (genitori e figli), che lo utilizzano come abitazione principale. Requisiti: il comodante non deve avere più di un immobile (o al massimo due, comprendendo la prima casa), nello stesso Comune, l’immobile in comodato non può essere di lusso, il contratto deve essere registrato presso l’Agenzia delle entrate.

IMU ridotta del 25% per gli immobili dati in affitto a canone concordato. Infine, i coniugi con residenze diverse possono applicare l’esenzione prima casa a una sola delle due abitazioni, a scelta.

Esoneri: chi non paga l’IMU

Oltre all’esenzione IMU prima casa con la novità di fine 2022 che ha permesso ai coniugi con diversa residenza in comuni diversi di poter comunque fruire entrambi dell’agevolazione, ricordiamo che possono fruire di esenzioni IMU i proprietari di immobili non prima casa che possono dimostrare l’inagibilità oppure che procedono con l’accatastamento come unità collabente.

Per non pagare a vuoto l’imposta, si può anche procedere con la demolizione dell’immobile inabitabile o con la sua cessione.

Infine, sono sempre esenti IMU i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (beni merce) e i fabbricati rurali ad uso strumentale.