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Scadenze IMU: guida in 10 domande e risposte

di Redazione PMI.it

IMU, guida semplice in 10 domande e risposte per sapere come si calcola l'imposta su immobili e terreni, chi deve pagarla, come e quando.

In scadenza il 16 giugno 2023 il pagamento della prima rata IMU. Come di consueto, sono chiamati al versamento i proprietari di immobili con una serie di agevolazioni ed eccezioni, e diverse novità.

Vediamo di seguito le regole base per capire che gode di esenzioni e sconti, come calcolare l’importo dell’imposta da versare anche nei casi particolari e come pagare nei tempi e modalità corrette.

Chi deve pagare l’IMU?

L’imposta municipale Propria (IMU) riguarda abitazioni, terreni e fabbricati. L’IMU è dovuta dai titolari di diritti di proprietà o altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie) di prime case di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e seconde case, immobili commerciali (capannoni, negozi, alberghi, uffici) aree edificabili e terreni agricoli, dai concessionari di aree demaniali e dai locatari di immobili in leasing.

Cosa è aliquota IMU?

L’aliquota IMU è la percentuale d’imposta applicata al tributo locale, stabilita ogni anno in ciascun Comune, che ne determina l’importo effettivo. Dopo l’abolizione della TASI, la relativa aliquota è stata assorbita da quella IMU.

L’aliquota IMU base è pari all’8,6 per mille e quella massima è 10,6 per mille (ad esempio Bari, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e Torino) mentre l’aliquota IMU che assorbe anche l’ex TASI può arrivare fino all’11,4 per mille.

Cos’è il coefficiente IMU?

Il coefficiente IMU è la valore da applicare alla rendita rivalutata di un immobile ai fini del calcolo dell’imposta:

  • Fabbricati nelle categorie catastali A (tranne A/10), C/2, C/6 e C/7 (abitazioni e pertinenze): 160.
  • Fabbricati nelle categorie B, C/3, C/4 e C/5 (uffici pubblici, magazzini, laboratori): 140.
  • Fabbricati nelle categorie A/10 e D/5 (uffici e banche): 80.
  • Fabbricati nel gruppo catastale D ad eccezione della categoria D/5 (opifici, alberghi, fabbricati con funzioni produttive connesse all’agricoltura): 65.
  • Fabbricati C/1 (negozi): 55.

Quando non si deve pagare l’IMU?

Non si deve pagare l’IMU:

  • se si è proprietari della sola prima casa non di lusso e relative pertinenze (C2, C6 e C7);
  • per gli immobili assimilati all’abitazione principale (cooperative a proprietà indivisa prima casa di soci assegnatari o universitari assegnatari anche senza residenza); per gli alloggi sociali;
  • per la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli; per il solo immobile non locato, posseduto da appartenenti a Forze armate, polizia, vigili del fuoco o carriera prefettizia; per i terreni agricoli e loro assimilati posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola o destinati ad uso agrosilvo-pastorale e di proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile;
  • in alcuni casi di utilizzo di fabbricati per attività esclusivamente non commerciale.

Come si calcola l’IMU?

L’IMU si calcola rivalutando del 5% la rendita catastale, moltiplicando il risultato per il coefficiente catastale (riferito all’immobile, terreno o fabbricato) ed infine moltiplicando nuovamente quanto ottenuto per l’aliquota IMU applicata nel Comune di ubicazione.

Per immobili inagibili o inabitabili si calcola l’IMU su una base imponibile ridotta del 50%. Il proprietario dell’abitazione residenziale concessa locata con contratto a canone concordato può versare una IMU ridotta al 75%,

Come calcolare l’IMU con variazione rendita catastale?

Per calcolare l’IMU da versare dopo una ristrutturazione, si dovranno prendere a riferimento le tre diverse rendite catastali valide per i mesi precedenti l’intervento (vecchia rendita), per il periodo di esecuzione dei lavori (valore dell’area di sedime edificabile) e per i mesi successivi alla nuova classificazione catastale (con nuova rendita) a fine lavori.

Se però la variazione catastale è dovuta ad un intervento del Comune, si applica la nuova rendita a partire dall’anno successivo a quello della notifica.

Come calcolare l’IMU da soli?

Per effettuare da soli il calcolo si applica la seguente formula:

rivalutazione del 5% rendita catastale (rendita + 5%) > applicazione del coefficiente catastale (rendita rivalutata*coefficiente) > applicazione aliquota IMU

Come si calcola l’IMU con un esempio pratico?

Prendendo ad esempio un’abitazione con rendita di 900 euro, il calcolo IMU sarà: 900 euro + 5% = 945 euro:

  • 945 euro * 160 (coefficiente per abitazione) = 151.200 euro
  • 151.200 : 1000 * 10,6 = 1.602,72 euro (aliquota del 10,6 per mille)

Quando si paga l’IMU?

L’IMU si può versare in due rate: la prima in acconto entro il 16 giugno sulla base dell’aliquota e delle detrazioni dell’anno precedente e la seconda rata a saldo entro il 16 dicembre sulla base delle nuove aliquote dell’anno in corso approvate con delibera comunale.

Come si paga l’IMU?

L’IMU si può pagare tramite modello F24, bollettino postale o sistema PagoPA. Si inserisce l’importo calcolato secondo le modalità sopra indicate e si utilizzando il codice ente del Comune di ubicazione, indicando la rata che si sta saldando e l’anno di riferimento.