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Certificazione Unica: novità 2023

di Anna Fabi

Pubblicato 2 Marzo 2023
Aggiornato 20 Marzo 2023 06:43

Novità del modello, compilazione, regole e calendario di trasmissione e consegna della Certificazione Unica 2023, in vista della scadenza del 16 marzo.

Si avvicina la scadenza del 16 marzo entro la quale i sostituti d’imposta devono inviare all’Agenzia delle Entrate e ai diretti interessati la CU 2023 (l’ex CUD), ovvero la Certificazione Unica relativa ai redditi da lavoro dipendente e autonomo e a quelli diversi.

Vediamo le novità della Certificazione Unica 2023, le regole per i datori di lavoro e il calendario della trasmissione al Fisco e della consegna ai lavoratori.

Novità della Certificazione Unica 2023

Fra le novità della Certificazione Unica 2023 (che riepiloga i dati dell’anno d’imposta 2022 per quanto riguarda redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi diversi e redditi da locazioni brevi) ci sono i nuovi bonus e detrazioni applicate lo scorso anno. Tra le principali novità:

  • trattamento integrativo di 1200 euro in busta paga per redditi con imposta lorda superiore alla detrazione spettante, erogato in misura piena fino a 15mila euro e con altri requisiti fino a 28mila euro (se il bonus IRPEF è stato versato ma in seguito a conguaglio è risultato non spettante, si deve indicare il conguaglio rateizzato (per somme superiori a 60 euro, in otto rate di pari ammontare;
  • familiari a carico con nuovi criteri per le detrazioni IRPEF (dopo l’introduzione dell’Assegno unico dal 1° marzo 2022);
  • bonus affitto giovani (20% del canone, fino a un massimo di 2mila euro) di cui all’articolo 1, comma 155, della Legge di Bilancio 2022;
  • buoni benzina di cui al Dl n. 21/2022 (decreto “Ucraina”) erogati dalle aziende private ai dipendenti per l’acquisto di carburanti (esentasse fino a 200 euro, anche in sostituzione dei premi di produttività).
  • previdenza complementare, con nuove regole per sotto-conti italiani di prodotti pensionistici individuali paneuropei (PEPP) e redditi assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta;
  • impatriati docenti e ricercatori rientrati prima del 2020, se al 31 dicembre 2019 avevano esercitato l’opzione (nuovo codice);
  • startup sociali con nuovo codice di identificazione dei redditi esenti per le somme erogate a persone con disturbi dello spettro autistico.

Invio della Certificazione Unica

L’invio del Modello CU all’Agenzia delle Entrate da parte dei datori di lavoro avviene esclusivamente in via telematica, direttamente o attraverso un intermediario, mentre al contribuente la versione sintetica va consegnata in formato cartaceo oppure anche elettronico (anche via email) se non si tratta di eredi di un deceduto o di un ex dipendente.

=> Scarica il Modello CU 2023

Gli enti previdenziali come l’INPS trasmettono sempre la CU 2023 per via telematica, a meno che il contribuente non chieda la trasmissione in forma cartacea (ad esempio, con invio per posta a casa, opzione che si può esercitare dalla propria area riservata dalla sezione MyINPS).

Quando arriva l’ex CUD

La CU dovrà essere trasmessa all’Agenzia dalle aziende private entro il 16 marzo. Stessa data per la consegna ai lavoratori (anche per email). Termine ultimo fissato al 31 ottobre nei casi in cui il modello contenga solo redditi che non vanno nella Precompilata.

L’INPS trasmette la Certificazione Unica ai soggetti per i quali funge da sostituto d’imposta entro la metà di marzo: vi si accede dal servizio dedicato (Certificazione Unica), da cui è possibile visualizzare, scaricare e stampare il modello.  Si trova all’interno della propria area personale MyINPS. Nella stessa sezione, un avviso fornisce le indicazioni per ricevere la Certificazione Unica via mail o PEC, che si può anche visionare nel Fascicolo previdenziale del cittadino per gli anni precedenti.

Compilazione del Modello CU

Sul portale dell’Agenzia delle Entrate sono disponibili i software di compilazione e controllo. Nel dettaglio:

  • il software Certificazione Unica 2023 permette la compilazione della CU relativa ai redditi di lavoro dipendente, autonomo, provvigioni, redditi diversi e redditi da locazioni brevi, e la creazione del relativo file da inviare telematicamente;
  • l’applicazione web contiene la procedura di controllo, per evidenziare le anomalie riscontrate tra i dati presenti nel modello di dichiarazione e negli allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche e dalla circolare dei controlli, inviando appositi messaggi di errore.