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Scaglioni IRPEF 2024: tabella e scaglioni

di Anna Fabi

Pubblicato 9 Novembre 2023
Aggiornato 10 Novembre 2023 07:38

Quante tasse si risparmiano con la nuova tabella 2024 di scaglioni e aliquote IRPEF: calcolo risparmi e aumento stipendio netto e pensione.

Con le nuove aliquote IRPEF  2024 e la riduzione a tre scaglioni cambia la tassazione sul reddito delle persone fisiche, ridotta al 23% fino a 28mila euro di reddito imponibile lordo. Inoltre, sale a 8.500 euro la soglia della no tax area per i redditi da lavoro dipendente, parificata a quella dei pensionati.

Mettiamo dunque a confronto aliquote e scaglioni IRPEF 2023 e 2024, con la simulazione d’impatto sulle tasche dei lavoratori e dei pensionati italiani, a partire dallo stipendio in busta paga e dal rateo mensile nel cedolino pensione, per capire quanto si risparmia.

Scaglioni IRPEF: tabella 2024

L’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF per il 2024 interessa sia i dipendenti sia i pensionati fino a 28.000 euro di reddito di lavoro o pensione. Per questi contribuenti si applicherà al 23% a partire dal 1° gennaio 2024.

Per il 2024, dunque, la ripartizione degli scaglioni sarà la seguente:

  1. scaglione (redditi fino a 28mila euro): aliquota IRPEF 23%;
  2. scaglione (redditi 28-50mila euro): aliquota IRPEF 35%;
  3. scaglione (oltre 50mila euro): aliquota IRPEF 43%.

Significa meno tasse sullo stipendio applicate in busta paga e sulla pensione nel cedolino, nonché meno tasse in dichiarazione dei redditi a fine anno.

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Nuova IRPEF 2024 pensionati e dipendenti

La detrazione IRPEF fissa sui redditi da lavoro dipendente fino a 15.000 euro viene equiparata a quella dei pensionati, passando a 1.955 euro (dagli attuali 1.880 euro).

In pratica, la detrazione base nel 2024 sui redditi da lavoro dipendente salirà di 75 euro per redditi fino a 15.000 euro, arrivando ad un massimo di 1.955 euro annui di detrazione.

La no tax area unica sarà dunque per tutti pari a 8.500 euro (mentre oggi per i lavoratori è pari a 8.145 euro).

In conseguenza di tali interventi, si modificano le norme relative al requisito per il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi) in modo da assicurare il mantenimento delle condizioni oggi previste.

Infine, si introducono norme per garantire la coerenza delle addizionali regionali e comunali alla nuova articolazione degli scaglioni.

IRPEF 2024: come calcolare il risparmio

L’accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF – prevista dal decreto attuativo della delega fiscale, approvato assieme alla Manovra 2024 – prevede la riduzione di due punti percentuali per i redditi da 15.001 e 28.000 euro con un risparmio che pertanto e proporzionale al reddito stesso.

Con la riforma IRPEF 2024 il guadagno aggiuntivo è di quasi 22 euro al mese (260 euro all’anno), a cui si sommerà il risparmio generato dal taglio del cuneo fiscale, ossia dall’esonero contributivo INPS fino al 7% per redditi fino a 35mila euro lordi (circa 100 euro al mese).

=> Scaglioni e Aliquote IRPEF: guida completa alla riforma 2024

Importo tasse: calcolo risparmi IRPEF 2024

Entrando nel dettaglio delle cifre, vediamo di seguito quanto si paga oggi di tasse e quanto si risparmia nel 2024, scaglione per scaglione, con l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF.

Quanto si paga oggi e quanto si risparmia nel 2024

Per il 2023, l’ammontare delle tasse dovute in base all’aliquota IRPEF vigente è determinato nel modo seguente, incamerando la riforma IRPEF 2022 che aveva già fatto scattare un primo consistente risparmio:

  • per la fascia di reddito fino a 15.000 euro l’aliquota IRPEF è al 23%, per una tassazione massima di 3.450 euro;
  • nello scaglione fino a 28.000 euro vanno sommati 3.250 euro in caso di reddito massimo, pertanto chi guadagna 28mila euro versa 6.700 euro di tasse contro i precedenti 6.960 del 2022, con un risparmio di 260 euro (-3,7%);
  • per i redditi fino a 50mila euro vanno sommati fino a 7.700 euro di tasse, si versano 14.400 euro contro i precedenti 15.320 e un risparmio di 920 euro;
  • per i redditi tra 50.001 euro e 75mila euro bisogna aggiungere ulteriori 10.750 euro, quindi si versano 25.150 euro di tasse contro i precedenti 25.420 con un risparmio 2023 sul 2022 di 270 euro (-1%), perché con il nuovo sistema i redditi tra i 50.001 euro e i 55mila euro vengono tassati al 43%, mentre prima cadevano nell’aliquota al 38% e quelli da 55.001 e 75.000 euro vengono tassati al 43% invece che al 41%.

Per il 2024, l’ammontare delle tasse dovute in base all’aliquota IRPEF dovrebbe essere determinato nel modo seguente:

  • per la fascia di reddito fino a 28.000 euro l’aliquota IRPEF è al 23%, per una tassazione massima di 6.440 euro per un risparmio annuo di 260 euro;
  • per i redditi fino a 50mila euro non cambia niente e quindi si versa fino a un massimo di 14.400 euro;
  • per i redditi tra 50.001 euro e 75mila euro si versano, per lo stesso motivo, 25.150 euro.

Aumento stipendio in busta paga 2024: esempi RAL

Facciamo qualche esempio in base al reddito lordo annuo (RAL).

  • RAL 20mila euro: oggi si pagano 4.700 euro di tasse, da togliere allo stipendio netto rispetto al lordo, mentre con la riforma 2024 si pagheranno 3.450 euro, con un aumento di stipendio netto annuo di 1.160 euro;
  • RAL 30mila euro: oggi si pagano 7.200 euro, nel 2024 si pagheranno 6.900 euro con un aumento di stipendio netto annuo di 300 euro;
  • RAL 55.000 euro: si paga sempre 16.550;
  • RAL 60mila euro: paga sempre 18.700;
  • RAL 70mila euro: paga sempre 23mila euro.

Altre voci di salario in aumento in busta paga

Lo stipendio netto in busta paga vedrà anche per il 2024 un taglio del cuneo fiscale: spetta un esonero del 6% sulla trattenuta INPS (contributo FAP o IVS) dei dipendenti con retribuzione mensile fino a 2.692 euro lordi calcolati su 13 mensilità; l’esonero sale al 7% per i redditi con imponibile previdenziale fino a 1.923 euro mensili.

La Riforma IRPEF 2022-2023 è stata accompagnata dall’introduzione dell’Assegno Unico (AU) per figli a carico e dalla integrazione delle detrazioni IRPEF sul lavoro dipendente (ex Bonus Renzi e trattamento integrativo IRPEF), che vanno ad incrementare lo stipendio netto dei lavoratori. Dunque ai risparmi sopra calcolati si sono sommati quelli che, soprattutto alcune fasce di reddito, sono arrivati con la Riforma delle misure per la famiglia, mentre sono state sottratte le detrazioni prima presenti come voce a sé in busta paga.

Per il 2024, su queste voci di salario non ci sono ancora novità ufficiali, sebben dovrebbe scattare un adeguamento all’Inflazione dell’Assegno Unico ed essere introdotte possibili maggiorazioni.

Bonus IRPEF integrativo in busta paga

  • dipendenti sotto i 15.000 euro: trattamento integrativo di 1.200 euro
  • dipendenti da 15.000 a 28.000 euro: bonus IRPEF soltanto se le vecchie detrazioni superavano l’imposta lorda.

La riforma IRPEF dopo il 2024

Con la nuova riforma fiscale, il Governo mira ad una semplificazione rispetto all’attuale meccanismo, secondo cui il reddito imponibile è classificato in rigide fasce con rispettiva aliquota IRPEF (scaglioni) e che prevede la separazione netta fra tipologie di reddito per natura (lavoro dipendente, lavoro autonomo, impresa, da fabbricati, agrario, finanziario e diversi).

L’obiettivo finale è l’aliquota IRPEF unica, con una revisione e integrazione di deduzioni e detrazioni, applicate a tutto il reddito dichiarato. Le fasi intermedie, tuttavia, sono demandate ai decreti attuativi, per cui ad oggi possiamo soltanto effettuare delle proiezioni e simulazioni in base alle intenzioni teoriche di Governo.