Residenza: requisiti minimi per ottenerla

di Anna Fabi

27 Febbraio 2020 10:00

Per richiedere la residenza in un determinato Comune è necessario possedere determinato requisiti, che verranno verificati dai vigili: ecco quali sono.

La residenza anagrafica è un requisito fondamentale e necessario in diversi ambiti, primo fra tutti quello di non perdere i benefici previsti per chi acquista una prima casa, ma anche per ottenere l’esenzione IMU e altri vantaggi.

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Al di là delle agevolazioni previste dalla normativa vigente, a volte si ha la necessità di cambiare residenza, perché è sta cambiando casa o il luogo in cui abitare.

Vediamo dunque quali sono i requisiti, anche in termini di caratteristiche dell’immobile, che bisogna possedere per ottenere la residenza.

Residenza: come si ottiene

Per ottenere la residenza è necessario che il richiedente dimostri di essere stabilmente presente nei locali adibiti ad abitazione e che ci siano i requisiti minimi richiesti dalla legge.

L’abitazione in buona sostanza deve essere agibile e abitabile, ovvero deve essere dotato almeno di:

  • luce;
  • acqua;
  • un letto;
  • una cucina con tavolo e sedia, anche disadorna.

=> Residenza e domicilio: differenze e significato

Ai sensi dell’art. 19 del regolamento anagrafico DPR 223/1989, l’ufficiale d’anagrafe, a cui spetta l’ultima parola, incarica la polizia municipale di effettuare tutti gli accertamenti per verificare la sussistenza della dimora abituale del richiedente la residenza.

É possibile che polizia municipale effettui fisicamente un sopralluogo nell’abitazione, ma non è obbligatorio, può anche assumere le informazioni direttamente da altra fonti, senza interpellare la persona interessata.