Dichiarazione IMU: scadenza in arrivo tra insidie e trappole

di Nicola Santangelo

31 Gennaio 2013 14:00

La dichiarazione IMU bussa alle porte dei contribuenti, in scadenza il 4 febbraio 2013: è un adempimento che coinvolge i proprietari di immobili per i quali è intervenuta una variazione entro il 30 novembre 2012.

=> Approfondisci le norme sull’IMU

Molti contribuenti non riescono dunque a venire fuori dall’incubo IMU, a poche settimane dal versamento del saldo IMU con tutte le sue insidie di calcolo dell'Imposta municipale Unica.

Anche la Dichiarazione IMU, tuttavia, pur non prevedendo pagamenti comporta difficoltà  e nasconde insidie e potenziali trappole.

SCADENZE IMU 2013

il termine ultimo è il 4 febbraio. L'obbligo, tuttavia, riguarda solo una minoranza di soggetti poiché non devono essere dichiarati i dati che sono già  stati comunicati al Catasto ovvero al Comune per via telematica.
Quindi niente acquisti, vendite e successioni, mentre rientrano i soggetti che beneficiano di agevolazioni come quelle connesse a chi affitta a canone concordato e, in alcuni comuni, anche a canone libero. Escluse dalla dichiarazione anche le variazioni catastali e le abitazioni principali con le relative pertinenze.

=> Leggi le regole per la Dichiarazione IMU 2013

Esclusi anche gli imprenditori agricoli che hanno già  presentato la Dichiarazione ICI.

Esemplificando, la scadenza di febbraio riguarda gli immobili per i quali sono accaduti eventi rilevanti ai fini IMU dal 1° gennaio al 30 novembre 2012.
Per gli eventi successivi, l'obbligo è stabilito entro 90 giorni dalla data in è verificato. Gli immobili affittati vanno comunicati solo se beneficiano di un'aliquota ridotta.

La dichiarazione può essere presentata:

  • direttamente al Comune in cui l'immobile è ubicato, che deve rilasciare regolare ricevuta;
  • tramite posta raccomandata;
  • tramite Poste Elettronica Certificata.

MODELLO DI DICHIARAZIONE IMU

Per la dichiarazione si dovrà  utilizzare il modello predisposto dal Ministero delle Finanze. Anche qui, però, occorre fare parecchia attenzione poiché molti Comuni hanno introdotto un formato di comunicazione personalizzato, differente da quello del MEF.
E questa è una bella seccatura poiché i contribuenti, prima di effettuare la dichiarazione, dovranno andarsi a studiare le delibere e i regolamenti comunali.