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PEC europea integrata e conforme a eIDAS 2.0: primo test da Aruba e Asseco

di Anna Fabi

15 Maggio 2025 13:08

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Il test di interoperabilità apre la strada alle comunicazioni certificate tra differenti Paesi UE: verso una PEC europea integrata e conforme a eIDAS 2.0.

La PEC è da tempo un pilastro della digitalizzazione italiana: utilizzata da milioni di imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni, dal 2008 ad oggi ha contribuito a semplificare processi come la fatturazione elettronica o il processo civile telematico. E se adottata in forma qualificata e a livello europeo, secondo gli analisti potrebbe generare 2,5 miliardi di euro in termini di benefici per il sistema Paese entro il 2026. Un risparmio totale di 6 miliardi in due decenni, grazie a processi digitali più veloci, sicuri e sostenibili.

Oggi, infatti, si appresta a compiere un passo decisivo verso una nuova dimensione: diventare interoperabile a livello europeo, grazie all’evoluzione in PEC qualificata. Ad avviarne la sperimentazione è il progetto pilota portato avanti da Aruba, principale provider italiano di servizi fiduciari e cloud, in collaborazione con la polacca Asseco Data Systems, specializzata in soluzioni IT avanzate e servizi trust.

PEC: interoperabilità tra sistemi e-Delivery

Le due aziende hanno annunciato il completamento di un Proof of Concept che dimostra la possibilità di attivare servizi di Qualified Electronic Delivery tra Italia e Polonia, superando differenze tecniche e legali tra i rispettivi standard nazionali.

Nel dettaglio, il progetto ha permesso a Aruba PEC e Asseco Data Systems di costruire un modello di cooperazione capace di integrare due protocolli differenti – quello italiano e quello polacco – garantendo piena conformità al Regolamento eIDAS 2.0 dell’Unione Europea.  Come ha spiegato Artur Miękina, Director of Project Sales and e-Business Development di Asseco Data Systems:

questo consente lo scambio sicuro e verificabile di documenti e dati tra soggetti appartenenti a diversi Paesi dell’UE, favorendo una più rapida esecuzione dei processi aziendali.

I vantaggi della PEC qualificata per le PMI

Oggi molte aziende – in particolare le PMI – utilizzano strumenti di posta elettronica gratuiti e non europei, che non garantiscono la certezza dell’identità né la tracciabilità delle comunicazioni. Una lacuna che si traduce in rischi concreti per sicurezza, compliance e sovranità digitale. La PEC qualificata, invece, equivale a una raccomandata con ricevuta di ritorno digitale, assicurando identificazione del mittente e del destinatario, tracciabilità e valore legale.

“Non si tratta soltanto di un’innovazione tecnica, ma di un investimento strategico per la competitività delle imprese europee”, ha aggiunto Andrea Sassetti, Amministratore Delegato di Aruba PEC.

la PEC qualificata può operare in modo sicuro e senza interruzioni anche oltre i confini nazionali, nonostante le differenze tra gli standard tecnici.

Con il successo di questo test, Aruba e Asseco lanciano ora un appello ai partner europei – dai trust service provider alle autorità di regolamentazione – per costruire una rete comune di Qualified e-Delivery interoperabile in tutta l’Unione. L’obiettivo è rendere disponibile un’infrastruttura capace di sostenere la transizione digitale sovrana e conforme al nuovo framework normativo dell’UE.

PEC qualificata in Italia: a che punto siamo

Nel frattempo, in Italia si attende l’emanazione del DPCM previsto dal CAD per dare ufficialmente il via all’adeguamento della PEC in PEC qualificata.

I gestori PEC come Aruba hanno già avviato una strategia di migrazione per rendere il passaggio il più trasparente e immediato possibile per la propria base clienti, in attesa che il Dipartimento per la Trasformazione Digitale – dopo i confronti avvenuti con AssoCertificatori e AgID – definisca e pubblichi al più presto il provvedimento necessario.

Nel quadro della trasformazione digitale europea, i servizi fiduciari come la PEC qualificata sono destinati a diventare strumenti chiave per assicurare una comunicazione digitale sicura, verificabile e conforme. La collaborazione tra Aruba e Asseco rappresenta quindi un caso concreto di come innovazione tecnologica, standard europei e cooperazione tra provider possano accelerare l’integrazione digitale del continente.

E per le PMI italiane – sempre più attive a livello internazionale – l’adozione di strumenti come la PEC europea rappresenta non solo una scelta di compliance, ma un vantaggio competitivo concreto per operare in un mercato digitale sempre più integrato, esigente e regolato.