L’IBAN (International Bank Account Number) è il codice univoco di identificazione di ogni conto corrente, corrispondente a specifiche coordinate bancarie internazionali. La verifica IBAN permette la convalida del codice bancario ed impedisce di effettuare transazioni errate, con accredito o bonifico su conti inesistenti o intestati alla persona sbagliata.
In questo articolo spieghiamo come si effettua il calcolo del codice IBAN di un conto bancario o postale, dove trovarlo e come controllare se è corretto.
Come è fatto un codice IBAN
La composizione del codice IBAN associato ad un conto corrente può variare in base alla nazionalità. Per l’Italia, l’IBAN si compone nel seguente modo:
- sigla del Paese in cui il conto è aperto (2 lettere)
- codice di controllo (2 cifre)
- CIN (Control Internal Number) – codice di controllo (1 lettera)
- ABI (Associazione Bancaria Italiana) – codice dell’istituto di credito (5 cifre)
- CAB (Codice di Avviamento Bancario) – codice della filiale (5 cifre)
- conto corrente di riferimento (12 caratteri).
IBAN: quante cifre?
Il codice IBAN è di tipo alfanumerico. Per i conti correnti italiani è composto da 27 caratteri. La lunghezza di questo codice, tuttavia, può variare a seconda dello Stato in cui è aperto il conto. Questo, perché l’IBAN – pur essendo un codice associato a coordinate internazionali – è legato alle regole sulle coordinate del conto corrente di ogni Paese. La sua codifica, pertanto, si adatta a quella delle banche nazionali.
Cosa si può fare con l’IBAN
L’IBAN è dunque uno standard internazionale, il cui scopo primario è quello di permette l’identificazione univoca di un conto corrente e dell’identità del soggetto a cui è intestato. Dal 2018, questo codice è obbligatorio per effettuare bonifici nazionali e ricevere mandati di pagamento sul proprio conto.
=> Codice IBAN per bonifici e accrediti: come evitare errori
L’IBAN serve dunque sia per inviare sia per ricevere transazioni in denaro. Oltre che appoggiarsi ad un conto corrente, ricordiamo che anche alcune carte di credito sono dotate di IBAN, pertanto possono essere utilizzare come “fondo cassa” per shopping online e pagamenti di varia natura. L’IBAN è anche d’uso pratico per la domiciliazione di utenze e bollette di pagamento, o per il versamento delle rate mensili del mutuo. Infine, l’IBAN è necessario per l’accredito dello stipendio o della pensione sul proprio conto, o di altri trattamenti che si ricevono in via continuativa e periodica.
Come e dove reperire il codice IBAN
Le carte di pagamento con IBAN riportano il codice direttamente sulla tessera. Per i conti correnti, invece, è possibile richiedere il codice IBAN presso la propria filiale bancaria o semplicemente reperirlo dall’estratto conto. Queste informazioni si reperiscono quindi sia sulla documentazione periodica cartacea sia navigando nel proprio profilo utente di e-banking. Chi ha scaricato sullo smartphone la mobile app della propria banca, può trovare anche nel profilo del conto il proprio IBAN.
Come si calcola il codice IBAN
Per calcolare il codice IBAN basta applicare il sistema standard di codifica di ciascun Paese. Utilizzando una configurazione preimpostata in base alla composizione sopra indicata, si può risalire all’IBAN a patto di conoscere le informazioni relative al conto. In pratica, bisogna conoscere: il Paese in cui è aperto in conto; i codici ABI e CAB della banca presso cui è aperto; il numero di conto. Una volta ottenuto, si può verificare se il codice IBAN è esistente.
Trova banca da IBAN
Il codice IBAN identifica il conto corrente ma contiene anche le informazioni relative all’istituto (Banca o Poste) che lo ha emesso, nonché alla specifica filiale. La parte del codice che identifica l’istituto di credito è l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), corrispondente alle cinque cifre dalla sesta alla decima di un IBAN italiano; la parte che identifica la filiale è invece il CAB (Codice di Avviamento Bancario), corrispondente alle cinque cifre dalla undicesima alla quindicesima.
Calcolo del codice IBAN del libretto postale
Per analogia con il numero di conto corrente bancario, anche con il conto corrente postale si procede allo stesso modo: il calcolo del codice IBAN dal libretto postale si evince associando, secondo la codifica italiana sopra indicata, le informazioni sull’istituto di credito e sul conto, così da ottenere l’IBAN del relativo conto. Oltre al conto corrente, ricordiamo che anche i libretti postali hanno un IBAN. Il codice IBAN del libretto postale è riportato nel contratto di apertura del libretto oppure nella pagina personale del profilo web, accessibile in area riservata dal sito Poste.it.
Come controllare se il codice IBAN è corretto
Come dicevamo, utilizzando la codifica standard per la composizione del codice IBAN, è possibile sia risalire al codice vero e proprio di un conto, sia controllare se un codice IBAN è corretto. Questo perché devono risultati conformi le varie parti che lo compongono e soprattutto corrispondenti a CIN, ABI e CAB reali ed esistenti. Un modo veloce per verificare un codice IBAN è ricorrere ai calcolatori online, come quello proposto da PMI.it, in modo gratuito.
Abbiamo dunque visto come si calcola un IBAN e come verificarne la correttezza, così da evitare errori in fase di bonifico e per tutte le altre operazioni per le quali è obbligatorio fornire il proprio IBAN per utilizzare un servizio bancario o per ricevere accrediti e versamenti.