Spending review: Grilli, aumento IVA 23% solo rimandato

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 8 Maggio 2012
Aggiornato 21 Maggio 2013 09:21

Spending review per evitare aumento IVA: Vittorio Grilli, viceministro all’Economia lascia intendere che i tagli alla spesa pubblica non eviteranno di innalzare l'aliquota al 23%: ci sarebbe solo un rinvio.

Le risorse che il Governo riuscirà a recuperare con la spending review verranno utilizzate per rinviare l’aumento dell’IVA, tuttavia la situazione economica in Italia è fragile, per cui l’aumento dell’aliquota al 23% dell’IVA è soltanto rimandato: a farlo intendere è stato il viceministro dell’Economia Vittorio Grilli da Stoccolma. In pratica, sarebbe solo questione di tempo: «è già previsto dal decreto Salva Italia: l’Iva al 23% dal 1 ottobre. E’ nella legge».

Dunque, il paventato aumento dell’imposta sul valore aggiunto previsto dalla manovra finanziaria Monti di fine 2011, ribattezzata “Salva Italia”, non verrà scongiurato con la razionalizzazione della spesa pubblica avviata dal Governo, al massimo solo rimandato.

E se non sarà ad ottobre, stando a quanto si apprende (o meglio si intende) dalle parole del viceministro, l’innalzamento dell’IVA dal 21% al 23% potrebbe arrivare comunque, con qualche mese di ritardo rispetto a quanto previsto.

L’obiettivo è chiaro e rimane sempre lo stesso: il consolidamento dei conti, nella convinzione del Governo che questa sia «la strada giusta per la crescita», sottolinea Grilli.

Il processo sarà però lento, ravvisa il viceministro e «le riforme non porteranno a una rapida soluzione, quindi dobbiamo essere pazienti».

Infine Grilli ha sottolineato che bisogna fare attenzione, perché «i mercati stanno guardando» tutti i Paesi che stanno combattendo con il debito sovrano, quindi anche l’Italia.