Timore del manager IT: pochi i giovani di talento

di Marianna Di Iorio

29 Maggio 2007 16:20

Deloitte ha pubblicato i risultati dello studio annuale in cui sono valutate le aziende che operano nel settore della tecnologia

La sfida più grande per le aziende di oggi che operano nel settore della tecnologia è quella di trovare, assumere e trattenere personale qualificato.

Si tratta questa di una conclusione a cui è giunta l’indagine 2007 di Deloitte “Technology Fast 500 CEO”. Lo studio è condotto annualmente per valutare le aziende a forte crescita nel settore tecnologico, presenti in diverse parti del mondo.

Nel caso della ricerca per il 2007 sono stati coinvolti i CEO (Chief Executive Officer) di 500 aziende, provenienti per il 23% dal Nord America, per il 38% dall’Asia Pacifico e per il 29% dall’EMEA.

Gli intervistati hanno, dunque, manifestato la maggiore preoccupazione per quanto riguarda la carenza di giovani professionisti in grado di sostituire la generazione degli esperti IT, ormai in età pensionabile. Inoltre, i manager IT esprimono il loro disappunto nei confronti dei metodi di formazione e di educazione adottati nel loro paese.

«Le aziende di tutto il mondo iniziano a risentire dei primi effetti di una carenza di talenti a livello internazionale e ci si aspetta che questo duri ancora per alcuni decenni. I più importanti top manager hanno già identificato la mancanza di risorse umane di qualità come uno dei principali problemi del futuro. E stanno iniziando a guardare all’estero non solo per nuovi e promettenti investimenti ma anche per colmare questa importante lacuna», così ha dichiarato Alberto Donato, Partner di Deloitte e Responsabile del settore TMT (Technology, Media & Telecommunications).