Gerico 2009 e Studi di Settore, polemica tra imprese e Ministero su sconti tasse

di Alessandro Vinciarelli

25 Maggio 2009 11:20

Con Gerico 2009, l'Agenzia delle Entrate terrà conto degli effetti della crisi economica nei 206 Studi di Settore utili a determinare la dichiarazione dei redditi 2009. Sul piede di guerra le Pmi del Nord-Est

La nuova versione del software Gerico 2009 ora online, permette a imprese e liberi professionisti di inserire i correttivi nella propria dichiarazione dei redditi, in virtù delle nuove indicazioni sui 206 Studi di Settore aggiornati, che tengono conto delle rivalutazioni anticrisi, con uno “sconto sulle tasse” stimato intorno al 5%.

Ma la polemica non si placa, per quanto lo stesso Ministro dell’Economia Giulio Tremonti abbia ammesso che «con la crisi non si possono continuare a chiedere le stesse tasse di prima» e che, con i correttivi introdotti, si stima che saranno circa 2,1 milioni i contribuenti con partita IVA coinvolti nella rivalutazione.

Cosa non sta bene alle aziende? In funzione di tipologia aziendale, localizzazione geografica e incassi, le «tasse vengono modulate in modo diverso». Tuttavia, come rilevano alcune associazioni di categoria delle Pmi, lo scostamento si può ancora annidare nel criterio territoriale, con diversificazioni di trattamento.

Le imprese del Nord-Est, in particolare, sono quelle che storicamente contestano il sistema di calcolo degli Studi di Settore: il maggiore fatturato incide sul sistema di calcolo rendendo possibile ad aziende situate in località svantaggiate, ma con un calo di entrate nettamente minore in proporzione, di godere di maggiori benefici fiscali. Questo il pomo della discordia.

Altre polemiche riguardano il correttivo congiunturale individuale, che si applica a tutti i 206 Studi di settore senza distinzione di settore economico di riferimento.

Per il momento, comunque, ci si è limitati a spostare la scadenza per il versamento delle tasse dal 16 giugno al 16 luglio 2009, ma per quanto riguarda la pressione fiscale il ministro Tremonti è sembrato irremovibile: «si tratta soltanto della rigorosa applicazione di una regola che contiene la necessaria flessibilità».