Lavoro e aziende in crisi: 289 mln di aiuti a lavoratori

di Alessandra Gualtieri

21 Maggio 2009 15:30

Le aziende in crisi costrette a licenziare possono accedere agli intervento di aiuti per integrare il reddito dei propri dipendenti

Firmato dal Ministro del Lavoro il Decreto per l’aumento delle risorse destinate agli aiuti economici per dipendenti di aziende in difficoltà per la crisi economica.

Stiamo parlando di un ammontare complessivo di 289 milioni di euro, che serviranno ad integrare il reddito dei dipendenti licenziati o senza stipendio a causa delle difficoltà causate dalla crisi economica alla propria azienda.

I datori di lavoro che vogliono avvalersi degli aiuti devono comunicare ai centri per l’impiego la sospensione (motivandola) dell’attività lavorativa. Di contro, i dipendenti dovranno fare richiesta esplicita all’Inps.

La misura, come previsto dalla legge di conversione (Legge 2/2009, art. 19) del decreto anti-crisi 185/08, serve quindi a tutelare il reddito in caso di sospensione dal lavoro o di disoccupazione, disciplina quindi la concessione di ammortizzatori in deroga.

L’estensione delle risorse andrà a beneficio dei apprendisti da almeno tre mesi, lavoratori di imprese artigiane ed agenzie di somministrazione, e dipendenti di aziende.

Ad essi spetterà un’indennità dell’80% della retribuzione lorda per un massimo di 90 giorni, anche per periodi frazionati, e per tutto il 2009-2010. Dal 2011, essenso una misura sperimentale con validità triennale, l’indennità sarà al 60% dello stipendio e secondo i requisiti richiesti dall’INPS per l’assegno di disoccupazione (al 35% con requisiti ridotti), al quale viene equiparata.

Ai collaboratori coordinati e continuativi licenziati sono riservati 100 mln di euro dal fondo complessivo. Ad essi andrà un forfait, con assegno pari al 10% del reddito conseguito nell’anno precedente.