Le aziende italiane sono sempre più sensibili ai temi della responsabilità sociale tanto da farne spesso un asset strategico: a tre anni dall’attuazione della Legge 118/2005 che ha introdotto in Italia le imprese sociali, le realtà impegnate in attività imprenditoriali no profit sotto tale forma giuridica sono oggi 501.
A rivelarlo, sono le anticipazioni del primo Rapporto sull’impresa sociale in Italia redatto da Iris Network.
Il rapporto completo verrà presentato a settembre 2009, in occasione del Workshop nazionale sull’impresa sociale, intanto però la rete nazionale degli istituti di ricerca sull’impresa sociale ha anticipato alcuni dei risultati a sorpresa.
L ‘ Italia è l’unico paese che ha creato la figura dell’impresa sociale – con la legge-delega 118 e meglio definita con il dl n.115/2006 – fornendo al terzo settore una grande occasione di sviluppo dal punto di vista dell’impatto sociale, occupazionale e produttivo.
Tuttavia l’aderenza al nuovo modello è ancora minima, per quanto esistano molteplici espressioni di imprese declinate al sociale: circa 10.500 unità, di cui 7.363 cooperative sociali e 2.632 imprese con altre forme giuridiche no profit.
Numeri che lasciano trapelare un importante spazio di azione per organizzazioni private che, senza scopo di lucro, producono beni o servizi di utilità sociale finalizzati a obiettivi di interesse generale.
Esistono ancora molte difficoltà applicative relative alla recente riforma legislativa e mancano tuttora adeguate politiche di sviluppo ma, con una maggiore informazione Iris Network prevede che entro il 2009 il numero delle imprese sociali in senso lato potrebbe arrivare a quota a 20 mila, per un giro di affari di 10 miliardi di euro.