Istat: la struttura del costo del lavoro in Italia

di Marianna Di Iorio

9 Febbraio 2007 11:00

Un'indagine Istat fotografa la struttura del costo del lavoro in Italia nel 2004 attraverso una rilevazione quadriennale che ha riguardato circa 216 mila imprese

Nel 2004 gli addetti nelle imprese e nelle istituzioni private sono circa 8,8 milioni, il 45,7% di loro lavora nei servizi orientati al mercato, mentre il 41,1% nell’industria.

È questa la fotografia scattata dall’Istat che ha pubblicato ieri i risultati, riferiti al 2004, della rilevazione quadriennale sulla struttura del costo del lavoro.

L’indagine “Labour Costs Survey 2004 – LCS”, prevista dal Regolamento del Consiglio Europeo n° 530/1999, rispetto al ciclo precedente, ossia quello del 2000, ha interessato anche i nuovi Paesi inseriti nell’Unione Europea nel 2004.

L’Istat, per la raccolta dei dati, ha fatto riferimento all’Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA). La rilevazione è stata condotta sulle imprese con almeno 10 dipendenti (circa 216 mila) che operano nei settori dell’industria e dei servizi privati, escludendo la pubblica amministrazione e le imprese che operano nel settore dei servizi pubblici sociali e personali e delle attività delle organizzazioni di tipo associativo.

La ricerca è campionaria per le imprese con 10-249 addetti e totale per le imprese con 250 dipendenti e oltre. La metodologia utilizzata è stata quella dell’autocompilazione di questionari inviati per posta.

Dall’indagine è emerso, in particolare, che nell’industria l’occupazione dipendente ha un peso maggiore nei settori dell’attività manifatturiera, mentre nei servizi orientati al mercato (settori immobiliare, informatica e servizi alle imprese) i dipendenti rappresentano il 12,9%. Considerando le dimensioni delle imprese, i dipendenti in quelle grandi sono il 31,2%, mentre in quelle di medie dimensioni il 24,0%.

Il contratto di lavoro a tempo pieno resta quello più diffuso, mentre per quanto riguarda la struttura dell’orario di lavoro, il lavoro straordinario costituisce il 4,0% delle ore effettivamente lavorate. Se si fa riferimento alla classe dimensionale, le imprese con 500 dipendenti presentano un orario di lavoro del 6,7% in meno rispetto alle aziende con 10-19 addetti, mentre lo straordinario ha il livello più elevato nelle grandi società.

Per quel che riguarda la retribuzione lorda, questa cresce al crescere delle dimensioni delle aziende: gli impiegati che lavorano nelle imprese con 10-19 addetti percepiscono una retribuzione lorda inferiore del 22,5% a quella delle imprese più grandi.

Infine, se si fa riferimento all’area geografica, il 38,7% dell’occupazione dipendente si trova nel Nord-ovest, il 24,4% nel Nord-est, il 22,3% nel Centro, il 10,6% nel Sud mentre il 4,0% nelle Isole. L’utilizzo dei lavoratori part-time è più diffuso nel Nord-ovest, seguono le Isole e il Nord-est. In particolare, nel Nord-ovest si registra il livello più elevato del reddito medio da lavoro dipendente nell’industria e nei servizi orientati al mercato, mentre il Centro registra redditi più elevati nei servizi sociali e personali.