Riscatto contributi EPPI: come si recuperano?

Risposta di Anna Fabi

Pubblicato 10 Febbraio 2025
Aggiornato 12 Febbraio 2025 13:32

Riccardo chiede:

Negli anni 1966-1968 ho versato contributi presso l’ente previdenziale EPPI (liberi professionisti). Posso riscattarli? Attualmente non sono in pensione ed ho 64 anni e 40 di contributi versati.

L’EPPI (Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati) prevede la possibilità di recupero dei contributi versati in determinate circostanze. Ma operando soltanto dal 1997 le sue attuali regole si applicano soltanto alla contribuzione versata a partire da quella data.

La restituzione del montante contributivo individuale è consentita al raggiungimento dei 65 anni di età, a condizione che l’iscritto abbia cessato l’attività professionale e abbia accumulato meno di 5 anni di contribuzione. Bisogna anche aver cessato l’attività professionale o aver proceduto alla cancellazione dall’Albo professionale.

Secondo il “Regolamento per l’attuazione della facoltà di riscatto dei periodi contributivi previdenziali”, la facoltà può essere esercitata anche da professionisti titolari della pensione di vecchiaia, di inabilità o assegno di invalidità. Ed anche i superstiti aventi diritto.

Di contro, possono essere oggetto di riscatto ai fini pensionistici EPPI, i contributi relativi a periodi non coperti da  contribuzione obbligatoria:

  • i periodi di iscrizione all’Albo Professionale precedenti l’istituzione dell’EPPI, durante i quali è stata esercitata l’attività autonoma di libera professione,
  • i periodo del servizio militare obbligatorio, per un massimo di due anni;
  • il periodo di servizio civile sostitutivo ed equiparato al servizio militare;
  • il periodo di praticantato previsto dalla legge n. 17/1990;
  • il periodo del corso legale di laurea abilitante alla professione.

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