APe Volontaria dopo le dimissioni

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 7 Settembre 2017
Aggiornato 16 Ottobre 2017 15:19

Vincenzo C. chiede:

Sono nato il 21.1.1955, lavoratore dipendente nel privato da sempre, con 40 anni di contributi maturati lo scorso giugno. Vorrei il prossimo anno accedere all’APe Volontaria, Le chiedo: se mi dimetto volontariamente dal lavoro entro la fine di questo anno, posso sempre poi fare domanda quando sarà ora?

Non mi pare che ci siano norme che le impediscano di chiedere l’APe Volontaria dopo aver dato le dimissioni. Gli unici requisiti necessari sono: 63 anni di età, 20 anni di contributi, un assegno maturato nel momento in cui si chiede il beneficio pari a 1,4 volte il minimo e un massimo di 3 anni e sette mesi al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Quindi, nel momento in cui lei compirà i 63 anni (gennaio 2018) potrà chiedere l’APe di mercato (anticipo pensionistico).

Contestualmente alla richiesta di ammissione al beneficio, all’INPS si deve presentare domanda di pensione (che scatterà una volta raggiunto in naturale requisito).

Le ricordo che l’APe Volontaria prosegue fino alla pensione di vecchiaia. Quindi, richiedendola lei perde la possibilità di andare in pensione anticipata.

Visto che ha già 40 anni di contributi, le consiglio di fare bene i conti su quale ipotesi le convenga maggiormente, essendo vicino al prepensionamento secondo le regole standard. Attualmente ci vogliono 42 anni e dieci mesi, nel 2019 – quando dovrebbe scattare un nuovo aumento delle aspettative di vita – il requisito potrebbe aumentare, ma il condizionale è d’obbligo perché sul tavolo di Riforma Pensioni governo sindacati c’è il blocco degli adeguamenti automatici dell’innalzamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita.

Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?

Chiedi all'esperto

Risposta di Barbara Weisz