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Lavori gravosi, ufficiale la franchigia per la pensione

di Barbara Weisz

16 Giugno 2017 14:34

La Manovra bis allenta i requisiti per la pensione agevolata degli addetti a mansioni gravose: ufficiale la franchigia per APe Social e pensione Precoci.

Il combinato fra decreti APe Social e Precoci con la Manovra bis delinea le nuove regole sulle mansioni gravose che danno diritto all’anticipo pensionistico e alla pensione anticipata con la quota 41: la legge di conversione del dl 50/2017 approvata in via definitiva in Senato introduce infatti elementi di maggior flessibilità, allargando la platea dei beneficiari.

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Pensione anticipata

Gli addetti alle mansioni gravose sono ammessi all’APe se hanno almeno 36 anni di contributi, mentre se hanno versato 41 anni di contributi e sono anche precoci accedono alla pensione anticipata precoci. In base a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2017 (comma 179) e dai decreti attuativi, bisogna aver svolto le mansioni gravose almeno negli ultimi sei anni, in via continuativa. La manovra correttiva con l’articolo 53 introduce invece un elemento di maggior flessibilità, allargando di fatto la platea:

le mansioni gravose, si legge nel testo, «si considerano svolte in via continuativa quando nei sei anni precedenti la data di decorrenza dell’indennità … le medesime attività lavorative non hanno subìto interruzioni per un periodo complessivamente superiore a dodici mesi e a condizione che le citate attività lavorative siano state svolte nel settimo anno precedente la predetta decorrenza per un periodo corrispondente a quello complessivo di interruzione».

In parole semplici, è stata introdotta una franchigia di 12 mesi, per cui questi lavori devono essere stati svolti per almeno sei anni nell’arco dei sette anni precedenti. Esempio: lavoratore che chiede l’accesso all’APe social a partire dal maggio 2017. Deve aver svolto queste mansioni gravose per almeno sei anni a partire dal maggio 2010.

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Mansioni gravose

L’elenco delle mansioni gravose è inserito negli allegati C (per l’accesso all’APe social) ed E (per i precoci) alla Legge di Stabilità. Eccole:

  • Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
  • Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
  • Conciatori di pelli e di pellicce
  • Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
  • Conduttori di mezzi pesanti e camion
  • Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni
  • Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza
  • Insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido
  • Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati
  • Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia
  • Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

In pratica, quindi, per l’accesso all’APe social e alla pensione anticipata precoci, i lavoratori devono tener contro delle previsioni contenute sia nella Legge di Stabilità e nei decreti attuativi, sia nella Manovra bis.

Il punto è il seguente: il criterio previsto dai soli decreti attuativi è più severo di quello, invece, stabilito dalla manovra bis. Si tratta di uno dei motivi per cui la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti attuativi (imminente) ha di fatto atteso l’approvazione definitiva della manovra bis. Senza questo testo in vigore, infatti, l’INPS avrebbe dovuto applicare le regole più restrittive previste dalla legge di Stabilità 2017 (mansioni svolte in via continuativa negli ultimi sei anni), mentre ora saranno accolte anche le domande che soddisfano il requisito più ampio previsto dalla manovra bis.