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Welfare aziendale: i servizi in Italia

di Francesca Vinciarelli

3 Dicembre 2015 09:00

Le politiche di welfare con il più largo consenso: i risultati della ricerca che affronta aspetti inediti dei benefit concessi ai dipendenti, a partire dalla percezione sui servizi.

Sul podio delle agevolazioni preferite dai lavoratori in tema di welfare aziendale troviamo i servizi sanitari (da quelli infermieristici al dentista), il food (mense, bar aziendali, ticket), i servizi alla famiglia (asili nido, borse di studio, badanti, congedi parentali) e quelli assicurativi e bancari (rimborsi, convenzioni, coperture assicurative). Lo conferma indagine sul Welfare aziendale, a cura di ASAM – Assiteca e propedeutica all’assegnazione del Premio alle 8 aziende vincitrici.

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Dall’indagine è emerso che le piattaforme tecnologiche non sono ancora molto utilizzate, la situazione legata alle risorse da destinare al welfare aziendale ancora precaria, le metriche inesistenti, molte delle soluzioni organizzative in termini di funzioni e di organici risultano scarni, le motivazioni e i beneficiari assai differenti, i programmi dichiarati e formalmente esistenti molto esigui, i sistemi di comunicazione interna ancora da sviluppare.

=> Welfare aziendale: i benefit sul podio

In Italia la situazione del welfare aziendale è percepito per il 48% come “ostile” (così così, pessima) e per il restante 52% “amichevole” (discreta, buona e propositiva). A spingere le aziende ad attuare politiche di welfare aziendale è soprattutto la volontà di:

  • aumentare il benessere organizzativo (23%);
  • migliorare la relazione tra azienda e dipendenti (17%);
  • fidelizzare i dipendenti (14%);
  • altri fattori come sgravi fiscali, riduzione assenteismo, miglioramento della reputazione aziendale, etc. sono dispersi tra il 3% e il 7%.

Nell’86% dei casi le imprese destinano le politiche di welfare aziendale a tutti i dipendenti, ma solo il 26% ha redatto un “documento di impegno” sul welfare con un programma dichiarato da parte di chi governa e gestisce questa leva manageriale, mentre il 42% ha redatto un piano di comunicazione interna.

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L’indagine ha visto coinvolte 231 aziende, di cui il 68% PMI e il 32% GI. Ad essere premiate da Assiteca sono state:

  • ZETASERVICE (paghe e contributi), per la categoria Grandi Imprese del Nord-Ovest;
  • ACTIONAID (Onlus, lotta alla povertà e promozione diritti), per la categoria PMI del Nord-Ovest;
  • COOP Adriatica (grande distribuzione) per la categoria Grandi Imprese del Nord-Est;
  • GIMA (assemblaggio e confezionamento) per le PMI del Nord-Est; TELECOM ITALIA (Media e Tlc) per il Centro;
  • Gruppo CMS (costruzioni meccaniche e lavorazione conto terzi);
  • MASMEC (tecnologie di precisione, robotica, meccatronica, biomedicale) per la categoria aziende familiari, rispettivamente Grandi e PMI;
  • NEOMOBILE (mobile commerce) per la categoria Community (cioè aziende segnalate sul sito dedicato al Premio).