


L’allungamento della vita e il progressivo ritardo dell’età pensionabile hanno portato alla coesistenza di quattro diverse generazioni negli ambienti di lavoro: Baby Boomers, Gen X, Millennials e Gen Z, gli ultimi arrivati. Questa varietà di capitale umano caratterizza ormai ogni tipo di azienda, dalle grandi realtà industriali alle imprese familiari e PMI.
Vediamo in questo articolo quali opportunità ci offrono le differenze generazionali e come trasformare la diversità in un punto di forza.
Quattro generazioni, quattro modi di intendere il lavoro
Analizzando le caratteristiche delle persone presenti oggi negli ambienti lavorativi, possiamo individuare dei tratti comuni nel modo in cui ogni generazione intende il lavoro.
Nati e cresciuti in epoche caratterizzate da avvenimenti storico-sociali differenti, Baby Boomer (nati tra il 1946 e il 1964), Generazione X (1965-1981), Millennial (1982-1996) e Generazione Z (1997-2012) hanno un approccio diverso all’ambiente lavorativo: se i Boomer e la Generazione X sono motivati dall’impegno personale, dalle opportunità di carriera e dallo status sociale che ne deriva, i Millennials e la Gen Z danno rilievo a un ambiente stimolante, che valorizzi l’autenticità, favorisca la crescita professionale e tenga conto dei bisogni personali.
In questo contesto di esigenze molto variegate, per riuscire a essere attrattivi è importante capire le esigenze di ogni persona: se creiamo un ambiente in cui le differenze conducono a collaborazioni produttive saremo in grado di trattenere i migliori talenti nell’impresa.
Gestire la diversità: age diversity management
Come sappiamo, le differenze generazionali sono ormai una realtà effettiva di tutte le aziende, così come i potenziali conflitti che nascono da una mancata comprensione reciproca.
Qui entra in gioco l’age diversity management: dovremo individuare gli strumenti più utili per armonizzare le generazioni più giovani e quelle più mature; il primo passo è senza dubbio l’analisi del capitale umano nella nostra organizzazione.
Proviamo a capire più possibile le persone con cui collaboriamo e che rapporto hanno con l’ambiente lavorativo. Qual è la loro idea della professione che svolgono, quali percorsi professionali si aspettano, che tipo di formazione vorrebbero, cosa ne pensano della comunicazione interna: con queste informazioni potremo gestire meglio aspettative e necessità, con benefici sia personali che per l’azienda.
Per leggere in modo efficace le risposte, Jeanne C. Meister – socia fondatrice di Future Workplace – ci invita a mettere il cappello dell’antropologo, ricordandoci per esempio che le esigenze e le motivazioni delle persone cambiano anche a seconda della fase di vita in cui si trova: se i più giovani sono spinti dalla voglia di imparare e di fare nuove esperienze, tra i Millennial e la Generazione X ci sarà una maggiore ricerca di flessibilità per gestire al meglio la quotidianità familiare, mentre i Baby Boomer chiedono l’equilibrio fra vita privata e lavorativa.
Collaborazione generazionale per il futuro delle organizzazioni
Analizzare le caratteristiche delle diverse generazioni ci permette di affrontare le dinamiche relazionali e lavorative con più consapevolezza.
Tenere conto delle specificità di ciascun gruppo, infatti, ci aiuta a sviluppare delle soluzioni organizzative capaci di sviluppare una collaborazione intergenerazionale sinergica, che rafforza il senso di appartenenza all’azienda anche per merito di un ambiente accogliente.
In questo contesto, uno strumento molto efficace è il mentoring reciproco, che permette uno scambio preziosissimo di competenze professionali e comportamentali.
Da un lato abbiamo nuove generazioni con una forte formazione digitale e un approccio innovativo, dall’altro persone di età maggiore che portano con sé un bagaglio di esperienza e di competenze sociali di grande valore.
Un caso emblematico in cui questo scambio intergenerazionale si rivela cruciale è l’implementazione dell’intelligenza artificiale: competenze tecnologiche e novità si combinano a capacità di adattamento e conoscenza delle dinamiche aziendali in un mix vincente.
Il confronto fra generazioni: sfida e opportunità
Far coesistere nell’ambiente di lavoro quattro generazioni in modo armonioso ed efficace è una sfida che oggi dobbiamo affrontare tutti, indipendentemente dalla dimensione aziendale.
Si tratta senza dubbio di una dinamica complessa, che ci presenta però grandi opportunità: incoraggiamo un dibattito intergenerazionale e un lavoro di squadra oltre gli stereotipi, per attrarre e trattenere i migliori talenti. Vedremo svilupparsi ambienti di lavoro positivi e sostenibili, in cui anche il business prospera.