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Contratti a termine: “tassa” sui rinnovi al via

di Anna Fabi

10 Settembre 2019 11:20

Aumenta il contributo addizionale NASpI applicabile in caso di rinnovo del contratto a termine: le istruzioni INPS.

Al via l’incremento del contributo addizionale NASpI a valere sui rinnovi dei contratti di lavoro a termine, secondo quanto previsto dal Decreto n. 87/2018 (cd. Decreto Dignità), convertito con modificazioni dalla legge n. 96/2018, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese.

A fornire istruzioni ai datori di lavoro in merito alla gestione degli adempimenti informativi e dei correlati obblighi contributivi è l’INPS, con la circolare n. 121/2019. Tra le indicazioni dell’Istituto ci sono le modalità con cui il contributo dovuto, e quello arretrato maturati nei mesi precedenti, deve essere esposto nella denuncia contributiva UniEmens.

Aumento contributo NASpI

L’aumento del contributo addizionale NASpI è pari al +0,50% e va applicato in occasione di ciascun rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato.

Rinnovi e proroghe dei contratti in corso alla data di entrata in vigore del D.L. n. 87/2018 rimangono disciplinati dalle previgenti disposizioni del D.lgs n. 81/2015, in quanto la nuova disciplina introdotta dal D.L. n. 87/2018 trova applicazione solo dopo il 31 ottobre 2018.

=> Modifiche al Decreto Dignità per assunzioni a termine senza causale

Ad esempio, nel caso in cui un contratto a tempo determinato venga rinnovato per tre volte, il datore di lavoro interessato dovrà corrispondere il contributo addizionale secondo le seguenti misure:

  • contratto originario: 1,4%;
    • 1° rinnovo: 1.9% (1,4% + 0,5%);
    • 2° rinnovo: 2.4% (1,9% + 0,5%);
    • 3° rinnovo: 2,9% (2,4% + 0,5%).

Contratti esclusi dall’aumento

Restano esclusi i rinnovi contrattuali:

  • relativi a contratti stipulati dalle pubbliche amministrazioni o sottoscritti dalle università private, incluse le filiazioni di università straniere, istituti pubblici di ricerca, società pubbliche che promuovono la ricerca e l’innovazione ovvero enti privati di ricerca e lavoratori chiamati a svolgere attività di insegnamento, di ricerca scientifica o tecnologica, di trasferimento di know-how, di supporto all’innovazione, di assistenza tecnica alla stessa o di coordinamento e direzione della stessa,
  • i lavoratori domestici;
  • i rapporti a tempo determinato degli operai agricoli;
  • i lavoratori assunti con contratto a termine in sostituzione di lavoratori assenti;
  • i lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle attività stagionali di cui al D.P.R. n. 1525/1963;
  • gli apprendisti;
  • i lavoratori dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

=> Licenziamenti: il Ticket NASpI 2019

Flusso UniEmens

I datori di lavoro tenuti al versamento della maggiorazione del contributo addizionale NASpI, a decorrere dalla competenza settembre 2019, dovranno esporre nel flusso UniEmens, nella sezione<AltreADebito> di <DatiRetributivi> di <DenunciaIndividuale>, i lavoratori per i quali è dovuta la maggiorazione, valorizzando i seguenti elementi:

  • nell’elemento <CausaleADebito> deve essere inserito uno dei seguenti valori: M701, M702, M703, M704, M7NN, a seconda che si tratti del primo, secondo, terzo, quarto o ennesimo rinnovo;
  • nell’elemento <AltroImponibile> deve essere indicata la quota di imponibile soggetta a maggiorazione;
  • nell’elemento <NumGG> o <NumOre> deve essere inserito il numero di giorni/ore a cui si riferisce la contribuzione dovuta, secondo la medesima logica di calcolo di <GiorniContributiti> e <OreContribuite>;
  • nell’elemento <ImportoADebito> deve essere indicata la maggiorazione del contributo addizionale NASpI dovuta, calcolata secondo la seguente formula: numeroRinnovo*0,5%*<AltroImponibile> (dove numeroRinnovo=1 se CausaleADebito=M701, numeroRinnovo=2 se CausaleADebito=M702, ecc.).

Il lavoratore interessato dal rinnovo di un precedente contratto a tempo determinato dovrà essere indicato nel flusso UniEmens, nell’elemento <Assunzione>, con il codice tipo assunzione “1R” (avente il significato di “Assunzione effettuata a seguito di rinnovo di precedente rapporto a tempo determinato). Per i dipendenti non più in forza vanno valorizzati gli stessi elementi tranne le settimane, i giorni retribuiti e il calendario giornaliero.

Nel caso spetti la restituzione dell’aumento del contributo addizionale, il recupero dovrà essere effettuato, unitamente al recupero del contributo addizionale dell’1,40%, utilizzando il codice già in uso “L810” nell’elemento “CausaleAcredito” di “AltreACredito” di “DatiRetributivi” di Denuncia Individuale.