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APE Volontaria, esempi di calcolo

di Barbara Weisz

Pubblicato 15 Febbraio 2018
Aggiornato 16 Febbraio 2018 15:26

APE Volontaria, rata di restituzione del prestito a garanzia pensionistica pari a circa il 4% per ogni anno di trattamento: esempi di calcolo per tipologia di lavoratore e di durata dell'anticipo.

A pochi giorni dal debutto dell’APE Volontaria, facciamo una serie di esempi con l’aiuto del simulatore online INPS così da avere le idee più chiare prima di presentare domanda, (nelle prime 24 ore ne sono state presentate 1.350, mentre sono state effettuate 65mila simulazioni online). L’APE Volontaria, lo ricordiamo, è un trattamento previdenziale che si può chiedere in presenza di determinati requisiti (63 anni di età, 20 anni di contributi, un assegno già maturato pari ad almeno 1,4 volte il minimo, prossimità della pensione di vecchiaia compresa tra sei mesi e tre anni e sette mesi), che viene erogato dall’INPS ma è finanziato dal sistema bancario. Il pensionato restituirà poi l’importo percepito con rate ventennali sulla pensione.

Simulatore APE Volontaria

Utilizzando il simulatore online INPS vedremo che in media la  rata di restituzione è pari al 4% per ogni anno di beneficio. Dunque, per un lavoratore di 64 senza prestiti:

  • se ha maturato una pensione di 2000 euro e chiede il prestito pensionistico per due anni, percepirà un trattamento di 1200 euro al mese (impatto restituzione all’8%)
  • con una pensione maturata di 1500 euro e una richiesta pari a 900 euro, il costo dell’anticipo per due anni sarà dell’8,4%
  • se ha maturato una pensione più alta e percepisce un anticipo APE di 1500 euro al mese per due anni, pagherà una rata intorno al 7%.

=> APe volontaria, come fare domanda

Rata APE: esempi tipo

Età 64 anni e pensione lorda maturata di 2000 euro al mese. Se si chiede il beneficio per due anni, con un assegno pari a 1200 euro, dovrà poi restituire al mese 170,37 euro (si ottiene sottraendo dal lordo di 218,17 euro il credito d’imposta, pari a 47,80 euro). Se invece chiede il prestito per un anno, la rata netta sarà pari a 84,16 euro. Nel primo caso l’impatto sulla pensione è intorno all’8%, scende invece al 4% nel secondo caso.

Se invece la pensione maturata è pari a 1500 euro si godrà di un anticipo APE di 900 euro al mese per due anni e la rata netta successiva sarà di 127,78 euro (l’8,4%), mentre se il trattamento viene percepito per un anno la rata scende a 63,12 euro (il 4,2%).

Per un lavoratore che ha 3mila euro di pensione e chiede un anticipo APE di 1500 euro per due anni, la rata netta sarà di 212,96 euro (circa il 7%), mentre se l’anticipo viene chiesto per un anno l’importo decurtato dalla pensione scende a 105 euro (3,5% sulla pensione). Se però questo lavoratore chiede un APE di 1700 euro (quasi il massimo dell’importo ottenibile), la rata mensile sarà pari a 241,36 euro nel caso di durata biennale, con un impatto sulla pensione che quindi si riporta intorno all’8%, mentre scenderà a 119,22 euro per un prestito annuale (intorno al 4%) e sarà infine di 388 euro per un prestito di tre anni e sette mesi (il periodo massimo consentito), con un impatto che sale al 12%.

=> APe volontaria decreto in Gazzetta

Domande APE

Ricordiamo che sono aperte le procedure per chiedere la certificazione del diritto all’APE Volontaria: la domanda si presenta all’INPS, anche tramite intermediari. L’istituto risponde entro 60 giorni, dopo i quali il lavoratore può presentare la richiesta di APE vera e propria. Il trattamento decorrerà dal primo del mese successivo.

Coloro che avevano già i requisiti richiesti nel periodo che va dal primo maggio al 18 ottobre 2017, possono chiedere la retroattività, incassando quindi i ratei arretrati, ma devono presentare la domanda di APe entro il 18 aprile. E’ quindi importante che presentino velocemente la richiesta di certificazione del diritto: per avere la sicurezza di avere per tempo la risposta dell’INPS, è consigliabile presentare la domanda entro la fine di questa settimana.

Fonte: Simulatore INPS