Microsoft rilancia la sfida all’open source con Office Starter 2010

di Demetrio Porcino

Pubblicato 14 Ottobre 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:41

Microsoft sta lavorando alacremente per la release della prossima versione 2010 della propria suite di programmi d’ufficio MS Office, che da qualche tempo sono ormai attaccate da simili e sempre più potenti programmi open souce (in primis OpenOffice e sue varianti).

Il colosso di Redmond, conscio della centralità di questo pacchetto di programmi per la conquista del desktop dei professionisti di tutto il mondo, ha voluto rinnovare la propria offerta e dare gratuitamente accesso a tutti alle funzioni di base del proprio tool, con il nuovo Office Starter 2010.

Office Starter 2010 andrà a sostituire il pacchetto MS Works da anni preinstallato su molti PC come tool di editing documenti, e sarà distribuito tramite i produttori OEM su tutti i nuovi PC equipaggiati con Windows 7.

Il programma include Word Starter 2010 ed Excel Starter 2010, tool totalmente gratuiti, senza limiti di tempo e con una finestrella di pubblicità ma senza alcun limite di tempo. Microsoft ha congegnato un meccanismo innovativo e interessante: il tool comprenderà una serie di funzioni da Office 2010 (non ancora confermate quali saranno assenti) e non disturberà il lavoro dell’utente in nessuna maniera (niente scritte sulle stampe o altre diavolerie del genere usate da molti produttori).

Dopo un periodo di 60 giorni Office Starter 2010 inizierà a mostrare su un’apposita finestrella della pubblicità. Per chi non vorrà vedere la pubblicità, o vorrà tutte le funzionalità del tool, sarà offerta la possibilità di acquistare direttamente online la chiave di sblocco del pacchetto (la Product Key Card) per trasformarlo direttamente in Office Home e Student 2010 oppure in Office Home e Business 2010 o Office Professional 2010.

Con questa decisione Microsoft offre una possibilità di accesso gratuito ai due programmi più diffusi della sua suite per ufficio e cioè l’editor di testo e il foglio di calcolo. Una bella sfida contro l’open source che fa della gratuità uno degli elementi di maggiore richiamo. Vedremo chi la vincerà alla lunga.