Green Tech, soluzioni B2B a Smau Milano

di Barbara Weisz

Pubblicato 15 Settembre 2017
Aggiornato 3 Ottobre 2017 14:31

Fra i focus dell'edizione 2017 di Smau Milano c'è anche la Green Tech, con imprese innovative, progetti di ricerca, opportunità B2B per le PMI: i dati di mercato e le anticipazioni.

Le tecnologie green come opportunità di innovazione per le PMI tra uno dei temi portanti di SMAU Milano 2017. L’appuntamento è a Fieramilanocity dal 24 al 26 ottobre (invito omaggio per i lettori di PMI.it), con una serie di eventi e occasioni di incontro con imprese e startup di un settore ad alta potenzialità: secondo le rilevazioni (rapporto GreenItaly di Unioncamere e Fondazione Symbola), le aziende dell’industria e dei servizi che fra il 2010 e il 2016 hanno investito in tecnologie green (il 26% del totale) registrano performance di fatturato migliori della media, esportano di più e sono in generale più propense all’innovazione.

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La portata innovativa del settore è testimoniata anche dal fatto che il 66% dei lavoratori impiegati nel campo della ricerca e sviluppo svolge un green job o ha competenze “verdi”. E ancora: i quasi 3 milioni di lavoratori impegnati nei green job nel nostro Paese contribuiscono al Pil per ben 190 miliardi di euro, una cifra pari al 13% del totale. La Regione con il maggior numero di imprese che hanno effettuato investimenti green è la Lombardia (60mila), seguita dal Veneto (37mila).

Fra le realtà presenti a SMAU Milano:

  • Green Idea Technologies, startup bolognese, prima azienda europea di consulenza ambientale informatica certificata, che propone prodotti informatici “rigenerati” e ricondizionati (con certificato internazionale). Alla fornitura dei prodotti fa seguito un servizio di calcolo del risparmio in termini di CO2, che l’azienda si impegna a certificare e comunicare, e che in molti casi si può rivelare un’efficace leva di marketing.
  • GSD, realtà tedesca leader nella commercializzazione di prodotti informatici rigenerati, proposti sul mercato dopo essere stati sottoposti a un severo audit. Dagli hardware alle cartucce rigenerati delle stampanti proposte da Refill, che consentono alle aziende un significativo risparmio.
  • Archivium, azienda torinese, propone sul mercato una vasta gamma di soluzioni innovative per la dematerializzazione, con l’obiettivo di eliminare il cumolo di “scartoffie” che spesso ancor oggi affolla le scrivanie degli uffici.
  • Ez Lab, startup padovana, ha sviluppato una piattaforma al servizio delle aziende agricole, che possono monitorare  e regolare in tempo reale centinaia di parametri, fra cui la quantità d’acqua presente nel terreno.
  • MiDo, startup potentina che ha sviluppato un sistema di “Smart metering”, strumento di telelettura semplice ed economico, da collegare al contatore per visualizzare i consumi attraverso agili report attraverso il proprio Smartphone.

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Va in questa direzione anche il grande progetto di ricerca industriale GST4WATER, che coinvolge l’ENEA, due diversi atenei e una rete di aziende e laboratori di ricerca: oggetto della prima sperimentazione è il territorio di Gorino, nel ferrarese, dove nella piccola frazione di Goro tutti i contatori sono stati sostituiti con contatori di nuova generazione.

Sul fronte del risparmio energetico, Edison presenterà Smart Audit, il servizio che rileva in tempo reale le prestazioni energetiche e indica le soluzioni più appropriate per rendere le aziende più competitive sul mercato e migliorare il loro impatto green. L’approccio è ritagliato su misura per le esigenze dei clienti, accompagnandoli lungo l’intero percorso di efficientamento delle risorse, costruendo insieme a loro le soluzioni tecnologiche più adeguate e sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale.

Sempre sfruttando le tecnologie IoT, internet delle cose, nasce Jarvis, il robottino intelligente per la casa che consente di gestire e controllare anche da remoto parametri importanti come i consumi o la sicurezza, intervenendo in tempo reale, ad esempio, per regolare l’intensità della luce. Jarvis è in grado di attivarsi “in autonomia” facendo partire il riscaldamento quando rileva che il “padrone di casa” sta per rientrare o inviando un alert quando rileva che la temperatura o l’umidità sono più elevate rispetto alle abitudini.