


Si è aperto il 3 giugno lo sportello di domanda per i nuovi contributi FER X che incentivano gli impianti rinnovabili di tutte le dimensioni: a disposizione ci sono 9,7 miliardi di euro per la realizzazione, il rifacimento o il potenziamento degli impianti alimentati con energia fotovoltaica, eolica, idroelettrica e gas residuati da processi di depurazione.
Oltre alle aste e ai bandi per gli impianti di grossa portata, per le famiglie e le microimprese c’è la possibilità di ottenere agevolazioni tariffarie che incentivano anche autoconsumo e sistemi di accumulo. Riportiamo di seguito tutti i requisiti e le istruzioni per la domanda.
Interventi agevolati dal FER X-Transitorio
La nuova costruzione è agevolata per tutte le tipologie di impianto, il rifacimento integrale esclude quelli idroelettrici sugli acquedotti (per i quali non è previsto il potenziamento), mentre l’intervento di rifacimento parziale non è contemplato per gli impianti eolici e fotovoltaici. Il decreto dettaglia i requisiti che gli impianti devono avere per rientrare nella diverse tipologie di incentivo. Per i nuovi incentivi alle Rinnovabili, il decreto transitorio replica il modello del Decreto FER X ma prevede la riduzione dei contingenti.
- 3 GW assegnati per impianti fino a 1 MW con meccanismo di supporto diretto;
- 14,65 GW per impianti di potenza superiore assegnati tramite asta;
- 10 GW riservati al fotovoltaico e assegnati con procedure competitive con Avviso GSE versando una cauzione del 10% del costo di investimento previsto.
Tariffe incentivanti per le Rinnovabili FER
Con la prima procedura FER-X si attivano fino a 11 GW. Le tariffe incentivanti previste – che possono essere oggetto di offerta al ribasso nelle aste – sono differenti a seconda della tipologia di energia rinnovabile:
- 95 €/MWh per il fotovoltaico;
- 95 €/MWh per l’eolico;
- 105 €/MWh per l’idroelettrico;
- 100 €/MWh per il biogas da depurazione.
Se la tariffa assegnata risulta superiore al valore di mercato, il GSE copre la differenza pagandola al produttore.