


La chiusura degli sportelli telematici per la domanda di contributi per le Comunità Energetiche e le configurazioni di autoconsumo previste dal Decreto CER (o CACER) e dal TIAD sarà prorogata dal 31 marzo al 30 novembre 2025. Lo ha annunciato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Inoltre, sarà estesa la platea dei beneficiari per i contributi a fondo perduto, passando dagli attuali piccoli Cmuni fino a 5mila abitanti ai Comuni fino a 30mila abitanti.
Al momento però si tratta di annunci e pertanto, fino alla pubblicazione dei documenti ufficiali di proroga ed estensione, il termine ultimo rimane quello del 31 marzo 2025 secondo le attuali regole. Di seguito tutte le istruzioni.
Gli incentivi alle Comunità Energetiche Rinnovabili
Si tratta degli incentivi alle Rinnovabili, disponibili per enti, privati e imprese organizzati in varie configurazioni (Comunità Energetiche e Gruppi di Autoconsumatori). Il beneficio consiste in:
- una tariffa incentivante applicata sull’energia prodotta e condivisa tramite impianti di potenza fino a 1 Megawatt (sono esclusi gli impianti fotovoltaici che hanno avuto accesso al Superbonus), su tutto il territorio e per un periodo di 20 anni dall’entrata in esercizio di ciascun impianto, calcolata tra 60 €/MWh e 120€/MWh con una maggiorazione fino a 10 €/MWh in base alla localizzazione geografica (per l’energia autoconsumata è previsto un corrispettivo pari a circa 8 €/MWh, per quella rimanente si applicano le tariffe del ritiro dedicato);
- un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, concesso nei territori dei Comuni sotto i 5mila abitanti (almeno per il momento) per le CER che realizzano un nuovo impianto o ne potenziano uno esistente.
Massimali contributo nei piccoli Comuni
Costi dell’investimento agevolabile:
- 1.500 €/kW, per impianti fino a 20 kW;
- 1.200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 €/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
Spese ammissibili al contributo a fondo perduto
- Realizzazione impianti rinnovabili,
- fornitura e posa in opera sistemi di accumulo,
- acquisto e installazione macchinari, impianti e software,
- opere edili necessarie,
- connessione alla rete elettrica nazionale,
- studi di fattibilità e spese preliminari necessarie,
- progettazioni, indagini geologiche e geotecniche,
- direzione lavori e sicurezza,
- collaudi tecnici e amministrativi, consulenze e supporto tecnico-amministrativo necessari.
Come richiedere gli incentivi CER e TIAD
La domanda di agevolazione è raggiungibile dall’Area Clienti del sito web del GSE, utilizzando l’applicazione SPC – Sistemi di Produzione e Consumo. Da questa sezione è possibile presentare le richieste di:
- ACCESSO AL SERVIZIO PER L’AUTOCONSUMO DIFFUSO (i Soggetti Referenti delle configurazioni con impianti in esercizio possono richiedere i contributi per l’energia condivisa autoconsumata e incentivata);
- VERIFICA PRELIMINARE (i Soggetti Referenti delle configurazioni con impianti “a progetto” possono richiedere un parere di ammissibilità al servizio per l’autoconsumo diffuso);
- ACCESSO AL CONTRIBUTO PNRR (i Soggetti Beneficiari possono richiedere il contributo in conto capitale per impianti a fonti rinnovabili a progetto inclusi in configurazioni di Gruppi di Autoconsumatori e Comunità energetiche rinnovabili in Comuni con meno di 5000 abitanti).
Disponibili anche una “Guida SPC e altri tutorial sui portali di domanda di incentivi.
Simulatore online
Disponibile sul Portale per l’autoconsumo fotovoltaico del GSE anche uno strumento di simulazione tecnica ed economica relativa all’installazione o utilizzo di un impianto fotovoltaico.
L’applicativo è pensato per ogni tipologia di configurazione, dunque si rivolge a privati, PMI, PA, Gruppi di Autoconsumatori, CER e Autoconsumatori a distanza (online anche la guida al simulatore).
=> Autoconsumo fotovoltaico: come funziona
Bando incentivi PNRR ai piccoli Comuni
L’Avviso del MASE per la richiesta dei contributi a fondo perduto (concessi nell’ambito della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 del PNRR) per impianti a fonti rinnovabili, inclusi i potenziamenti, all’interno di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o di Gruppi di autoconsumatori in Comuni attualmente è previsto per i Comuni con meno di 5.000 abitanti. Ma in base alle anticipazioni è prevista un’estensione per i Comuni fino a 30.000 abitanti.
Le richieste devono essere presentate per via telematica, sempre tramite il Portale del GSE (seguendo le istruzioni sopra indicate) al momento entro il 31 marzo salvo esaurimento delle risorse disponibili (2.200.000.000 euro). Secondo l’annuncio del Ministro tale scadenza sarà spostata al 30 novembre.
Per approfondimenti, si può consultare il testo integrale del Decreto CACER e di quello TIAD.