Fondi UE 2014-2020: finanziamenti e investimenti regionali

di Filippo Davide Martucci

Pubblicato 23 Marzo 2015
Aggiornato 3 Dicembre 2015 09:34

La programmazione dei fondi UE 2014-2020 tra novità sui finanziamenti europei, linee guida per gli investimenti e strategie regionali per ripartire le risorse concesse.

Numerose le novità in materia di finanziamenti europei che, con il passaggio alla nuova programmazione 2014-2020 dei fondi UE, vedono l’introduzione di varianti sostanziali rispetto alla gestione precedente. Secondo l’analisi dei primi 11 POR (Programmi Operativi Regionali) che l’Unione Europea ha approvato e posto in atto nel FESR (Fondo Europeo  di Sviluppo Regionale) lo scorso 12 febbraio, le risorse dovrebbero alimentare un circuito complessivo pari a 5,518 miliardi.

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Linee di investimento

Le linee di investimento riguardano Ricerca & Sviluppo, Agenda Digitale e competitività delle piccole e medie imprese. Non più finanziamenti a pioggia, ma obiettivi strategici con l’attenzione rivolta all’attrazione di capitali privati.

Strategie regionali

Secondo le nuove direttive, ogni Regione avrà una strategia di specializzazione intelligente (definita Smart Specialization Strategy), a cui sarà in capo la funzione di favorire l’aderenza dei bandi al tessuto economico e produttivo di riferimento, così da collegare la domanda all’offerta di finanziamento: solo in questo modo potrà attuarsi l’integrazione tra le varie tipologie di fondi, dal Fondo Sociale Europeo al Fondo Europeo agricolo di sviluppo rurale, fino a quelli diretti, come Horizon 2020, e a quelli strutturali.

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Obiettivi

All’interno di questo processo, le Regioni si occuperanno di rappresentare l’autorità di gestione e per far ciò dovranno possedere tre requisiti: un efficiente modello organizzativo, una quota adeguata di cofinanziamento fornito dal Governo centrale, un valido sistema di gestione e monitoraggio della spesa. Il fine ultimo è quello di raggiungere gli obiettivi tematici che la politica di coesione per il periodo 2014-2020 ha individuato in base alla strategia Europa 2020, definendo le priorità di investimento: ricerca e innovazione, lotta ai cambiamenti climatici, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, competitività delle PMI, economia a basse emissioni di carbonio, ambiente ed efficienza delle risorse, trasporto sostenibile, PA più efficiente, istruzione e formazione più efficaci, inclusione sociale, occupazione e mobilità.

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Progetti regionali

Le Regioni non sono state a guardare, come detto sono già 11 i progetti ammessi ai POR 2014-2020 promossi da 11 enti diversi (gli importi sono ripartiti tra R&S, Agenda Digitale, sviluppo, competitività e accesso al credito delle PMI):

  • Valle d’Aosta: 64,3 milioni;
  • Piemonte: 965,8 milioni;
  • Lombardia: 970,4 milioni;
  • Liguria: 392,5 milioni;
  • Emilia Romagna: 481,8 milioni;
  • Toscana: 792,4 milioni;
  • Regione Umbria: 356,2 milioni;
  • Marche: 337,3 milioni;
  • Lazio: 913 milioni;
  • Provincia Autonoma di Trento: 108,6 milioni;
  • Provincia Autonoma di Bolzano: 136,6 milioni.