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Finanziamenti europei per le PMI: la guida in pillole

di Nicola Santangelo

Pubblicato 6 Novembre 2014
Aggiornato 1 Dicembre 2014 04:14

Guida ai finanziamenti europei per le imprese: programmi e bandi Horizon 2020, COSME, Fondi FESR e FSE, credito e garanzie BEI e iniziative Jobs for Youth.

I finanziamenti europei (contributi concessi dall’Unione Europea anche a fondo perduto per promuovere e far crescere l’economia) sono a disposizione delle imprese italiane attraverso Fondi UE (strutturali e di coesione), bandi e iniziative promosse dalla BEI (Banca Europea degli Investimenti) il cui obiettivo è garantire un migliore accesso al credito da parte di aziende e start-up. I programmi comunitari (nell’ambito dei quali vengono emanati specifici bandi) sono gestiti e controllati dalla Commissione: Horizon 2020 (finanzia prodotti innovativi), COSME (destinato alle PMI), Erasmus (per la mobilità di ricercatori, insegnanti e studenti), Life (per i progetti ambientali).

Erogazione contributi

I finanziamenti europei permettono l’attuazione di progetti di elevato interesse innovativo, incentivando collaborazioni e partenariati tra enti, imprese e associazioni pubbliche e private ed erogando le risorse mediante due modalità:

  • Call for proposal: il progetto deve essere presentato mediante un partenariato, seguendo una serie di linee guida molto precise.
  • Call for tender: prevede l’assegnazione di budget a conclusione di una gara d’appalto.

=> Finanziamenti UE alle PMI: i bandi Horizon 2020 e COSME

I contributi europei vengono concessi a fondo perduto e coprono il progetto per una percentuale compresa tra il 50% e il 100%. La quota non erogata deve essere coperta ricorrendo ad altre forme di finanziamento. L’unico soggetto legalmente e finanziariamente responsabile è il coordinatore del progetto: gestisce le operazioni finanziarie, riceve i contributi e ne assicura la distribuzione a ciascun partecipante.

Fondi UE

Per finanziare progetti di sviluppo all’interno dell’Europa, l’Unione Europea ha creato e gestisce il Fondo strutturale e il Fondo di coesione i cui principali obiettivi sono la riduzione delle disparità regionali in termini di ricchezza e benessere, l’aumento della competitività e dell’occupazione e il sostegno della cooperazione transfrontaliera. Esistono due fondi strutturali originari:

  • Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) istituito nel 1975: finanzia la realizzazione di infrastrutture e investimenti produttivi in grado di generare occupazione.
  • Fondo Sociale Europeo (FSE) istituito nel 1958: favorisce l’inserimento professionale dei disoccupati e di specifiche categorie sociali tramite il finanziamento di azioni di formazione.

Esiste anche il Fondo di coesione destinato ai Paesi con un PIL medio pro capite inferiore al 90% della media comunitaria.

Come accedere ai fondi

Le risorse dei Fondi strutturali comunitari sono gestite dagli Stati e delle Regioni in base a una programmazione approvata da Bruxelles. Per accedere ai fondi bisogna fare riferimento all’autorità che gestisce il Programma Operativo Nazionale (PON) o il Programma Operativo Regionale (POR): beneficiari sono enti pubblici, imprese, associazioni, Ong e associazioni non lucrative nonché imprese estere con almeno una filiale nelle regioni interessate dal programma.

=> Fondi UE: la Programmazione 2014-2020

Fondo FAS

Il Fondo Aree Sottutilizzate (FAS) è lo strumento che punta ella realizzazione di interventi nelle aree meno sviluppate. Le principali caratteristiche dei Fondi FAS riguardano le strategie unitarie degli interventi e la flessibilità nell’allocazione dei finanziamenti (le risorse sono impiegate per investimenti pubblici in infrastrutture materiali e immateriali e incentivi a soggetti privati, come le misure a favore dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità). Lo scopo è quello di conseguire una maggiore capacità di spesa in conto capitale per permettere un riequilibrio economico e sociale.

BEI

Esistono altri strumenti di finanziamento europeo veicolati anche attraverso la Banca Europea degli Investimenti (BEI), che stipula accordi con le banche nazionali per supportarle nel garantire un migliore accesso al credito da parte delle imprese e delle start-up. Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti (acquisto di terreni, impianti, macchinari, attrezzature, brevetti, know-how). Sono specificamente esclusi gli investimenti finanziari. Le condizioni e la durata del finanziamento variano in base agli accordi sottoscritti con le singole banche (solitamente la BEI finanzia fino a un massimo del 50% del costo del progetto mentre le banche dovranno mettere a disposizione un importo almeno pari al valore di questo prestito).

Jobs for Youth

Il Jobs for Youth rientra tra i finanziamenti BEI per imprese o start-up giovanili, sia che assumano dipendenti di età compresa tra 15 e 29 anni sia che offrano programmi di formazione o stage per giovani. La BEI ha siglato accordi con alcune banche regionali e di credito cooperativo per iniziative di microcredito con finanziamenti fino a 25.000 euro destinati a imprese fino a 10 dipendenti: il progetto si chiama Progress Microfinance, istituito nel 2010 e finanziato dalla Commissione Europea per rendere più accessibile il credito per chi si mette in proprio. L’elenco delle banche intermediarie è disponibile sul sito BEI.

Per approfondimenti: Horizon2020, FERS, FSE.